"Basta ideologia"

L’appello del Cancelliere tedesco Merz trova sponda in Stellantis. Il CEO Filosa rilancia l’urgenza di un cambio di rotta: la rigidità delle normative UE mette a rischio l’industria europea.

“Basta ideologia” -La richiesta di una maggiore flessibilità sulle normative automotive europee non è più solo una voce isolata. L’appello del Cancelliere tedesco Friedrich Merz per una revisione delle rigide regole che prevedono lo stop alla vendita di auto con motore a combustione interna entro il 2035 ha trovato una sponda autorevole in Italia.  Antonio Filosa, CEO di Stellantis, ha accolto con favore la posizione tedesca, rilanciando l’urgenza di un cambio di rotta da parte di Bruxelles.
Le dichiarazioni di Filosa si inseriscono in un dibattito sempre più acceso sul futuro dell’industria automobilistica europea. Da tempo, figure di spicco come John Elkann e Carlos Tavares hanno espresso preoccupazione per una transizione ecologica imposta dall’alto, che non tiene sufficientemente conto delle dinamiche di mercato e dei costi insostenibili per i consumatori e i produttori.

Il fronte comune italo-tedesco

L’allineamento tra la posizione tedesca e quella di Stellantis segna un momento chiave nel confronto con le istituzioni europee. Entrambi i Paesi, pilastri dell’industria automotive del continente, chiedono maggiore realismo. L’obiettivo non è abbandonare la transizione green, ma renderla sostenibile, includendo alternative come i biocarburanti e gli e-fuel, e permettendo all’industria di competere ad armi pari con la concorrenza asiatica.

L’attesa per il 10 dicembre

L’attenzione di tutto il settore è ora rivolta al 10 dicembre, data in cui la Commissione Europea presenterà una proposta legislativa sulla revisione degli standard di emissione di CO2. La speranza è che le recenti pressioni, unite ai dati che mostrano un rallentamento della domanda di veicoli elettrici in diversi mercati europei, portino a una maggiore flessibilità normativa. La posizione di Filosa e l’appello tedesco sono un chiaro segnale che l’industria europea è pronta a lottare per il proprio futuro, chiedendo a gran voce un approccio più pragmatico e meno ideologico da parte dell’Unione Europea.
Redazione Fleetime
Fonte Reuters