Declino irreversibile

In occasione del lancio della Fiat 500 ibrida a Mirafiori, il presidente di Stellantis lancia un severo monito all’Europa: senza un cambio di rotta sulle regole ambientali, l’auto nel Vecchio Continente rischia di scomparire.

Declino irreversibile – In un contesto di incertezza economica e di rallentamento del mercato, il presidente di Stellantis, John Elkann, ha lanciato un avvertimento diretto e inequivocabile: l’industria automobilistica europea rischia un “declino irreversibile“. Le dichiarazioni, rilasciate a Torino in occasione del debutto della Fiat 500 ibrida prodotta a Mirafiori, non hanno lasciato spazio a dubbi. Elkann ha puntato il dito contro le attuali politiche dell’Unione Europea, sostenendo che le regole sulla transizione ecologica sono “sbagliate” e non in linea con le reali esigenze dei consumatori.

Un mercato non pronto per l’elettrico

Il cuore del problema, secondo Elkann, risiede nell’imposizione di una transizione troppo rapida verso l’elettrico, che non tiene conto delle dinamiche di mercato e della preparazione dei consumatori. L’industria è vincolata da regole stringenti che limitano la possibilità di offrire alternative, come veicoli ibridi o a biocarburanti, che potrebbero rappresentare una soluzione intermedia e più accessibile per i clienti. La risposta del mercato, infatti, mostra una domanda per i veicoli elettrici che fatica a decollare, mentre la vendita di veicoli tradizionali e ibridi continua a sostenere i volumi di vendita.

L’allarme di Mirafiori: non solo una questione italiana

Il lancio della Fiat 500 ibrida a Mirafiori assume quindi un significato simbolico e politico. Rappresenta la volontà di Stellantis di rispondere alla domanda di mercato offrendo una gamma di veicoli più ampia, ma al contempo evidenzia le limitazioni imposte dalle politiche europee. L’allarme di Elkann, sebbene lanciato dall’Italia, riflette un problema che riguarda l’intera industria europea, confrontata con costi di produzione in aumento, una crescente concorrenza asiatica e una domanda instabile.

L’appello a Bruxelles

La soluzione, secondo il presidente di Stellantis, non può che passare da un “dialogo intenso” con la Commissione Europea. L’industria ha presentato proposte concrete per adeguare le regole, rendendole più realistiche e orientate alle esigenze dei consumatori. L’obiettivo è quello di evitare un’emorragia di produzione e posti di lavoro che potrebbe avere un impatto devastante sull’economia europea e sulla sua filiera produttiva, già messa a dura prova da anni di crisi.
Per il settore B2B, il monito di Elkann è un segnale forte: la strategia di sopravvivenza non può prescindere da una maggiore flessibilità tecnologica e da una revisione delle politiche che regolano il mercato. La scelta tra elettrificazione totale o un approccio più “neutrale a livello tecnologico” determinerà il futuro degli investimenti, della produzione e della competitività dell’industria automobilistica europea.
Redazione Fleetime
Fonte evento Stellantis