Agenzia delle Entrate: precisazioni su Fringe Benefit
Fringe Benefit Auto Aziendali, le precisazioni dell’Agenzia delle Entrate su contratti stipulati nel 2024 con consegna nel 2025.
Agenzia delle Entrate – La gestione fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo è un tema di costante attenzione per aziende e dipendenti. Recentemente, il dibattito si è fatto più acceso a causa della sovrapposizione tra la data di firma dei contratti e l’entrata in vigore del nuovo regime fiscale per i fringe benefit. Per fare chiarezza, l’Agenzia delle Entrate ha fornito nuove indicazioni, in particolare per i casi in cui un contratto è stato stipulato nel 2024 ma la consegna del veicolo è avvenuta dopo giugno 2025.
Il Contesto: Il Nuovo Regime Fiscale
Per comprendere l’importanza di queste precisazioni, è utile ricordare il quadro normativo. Il legislatore ha introdotto un nuovo criterio per calcolare il valore del fringe benefit, legato ai valori di emissione di CO2 del veicolo. L’obiettivo è incentivare l’assegnazione di auto meno inquinanti, premiandole con una tassazione più bassa.
La quota di fringe benefit che concorre a formare il reddito del dipendente è calcolata applicando una percentuale al costo chilometrico stabilito dalle tabelle ACI. Questa percentuale varia in base alle emissioni del veicolo:
- Auto a basse emissioni (fino a 60 g/km di CO2): la percentuale è la più bassa.
- Auto a emissioni medie: la percentuale è intermedia.
- Auto ad alte emissioni: la percentuale è la più alta.
La Chiave di Volta: La Data di Consegna
La problematica principale, risolta dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate, si è presentata per tutti quei contratti che erano stati firmati e formalizzati nel corso del 2024, ma la cui consegna del veicolo (spesso a causa di ritardi nella produzione o nella logistica) è slittata a dopo il 30 giugno 2025.
L’Agenzia ha precisato che il regime fiscale da applicare non dipende dalla data di stipula del contratto, ma dalla data di effettiva messa a disposizione del veicolo al dipendente. In altre parole, se la consegna dell’auto è avvenuta a partire dal 1° luglio 2025, si applicheranno le nuove percentuali, anche se l’accordo tra azienda e dipendente era stato siglato nei mesi precedenti.
Questo principio garantisce uniformità di trattamento fiscale per tutti i veicoli che entrano in circolazione in un determinato periodo, indipendentemente dalla durata dei tempi di attesa.
Impatto per Aziende e Dipendenti
Le nuove indicazioni hanno un impatto diretto sia sulle aziende che sui dipendenti:
- Per le Aziende: È necessario rivedere i calcoli del fringe benefit per i dipendenti interessati, aggiornando le buste paga e le dichiarazioni fiscali. Le aziende che avevano programmato il fringe benefit sulla base delle vecchie regole dovranno adeguarsi prontamente al nuovo regime, prestando attenzione alle categorie di emissione dei veicoli consegnati.
- Per i Dipendenti: La tassazione del fringe benefit sulla loro busta paga potrebbe cambiare, portando a un’imposta inferiore se il veicolo consegnato rientra nelle fasce a basse emissioni, o a un’imposta superiore nel caso di auto più inquinanti.
In sintesi, la precisazione dell’Agenzia delle Entrate offre la certezza di cui il mercato aveva bisogno, ponendo la data di consegna come spartiacque definitivo. Questo contribuisce a creare un quadro fiscale più chiaro e a incentivare, attraverso la leva fiscale, la transizione verso un parco auto aziendale più sostenibile.
Redazione Fleetime
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