Anfia, Federauto e Unrae, un netto no ad ogni nuova tassazione sull’auto. Si agli investimenti per la mobilità a basse emissioni e per infrastrutture

Anfia, Federauto e Unrae. A seguito dell’incontro tenutosi ieri al Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del Ministro Luigi Di Maio, le Associazioni della filiera industriale e commerciale del settore automobilistico nazionale esprimono grande apprezzamento per la posizione espressa dal Ministro riguardo la volontà di non introdurre alcuna ulteriore forma di tassazione a danno degli automobilisti italiani.

Come rappresentato anche ieri, Anfia, Federauto e Unrae, ritengono che l’industria di una qualsivoglia forma di “malus” si tradurrebbe nel 2019 in una diminuzione delle vendite di auto nuove stimata tra l’8 ed il 12% rispetto alla chiusura del corrente anno – che già evidenzia un pesante rallentamento – con una conseguente perdita di gettito Erariale per mancati incassi da IVA e IPT stimabile in una cifra superiore al mezzo miliardo di euro.

Le associazioni ribadendo la loro netta opposizione all’attuale proposta contenuta nella manovra finanziaria approvata dalla Camera dei Deputati che, così come impostata, si tradurrebbe inoltre in un serio fattore di destabilizzazione, richiedono al Ministro dello Sviluppo Economico un supplemento di riflessione per indirizzare la politica nazionale verso la mobilità a basse emissioni sostenendo anche le infrastrutture con una più capillare diffusione delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, magari con la formula del credito d’imposta ampliamente utilizzato dalle famiglie italiane nel settore delle ristrutturazioni edilizie.

 

Redazione Fleetime

 

Fonte ANFIA