Assicurazione RC auto 2026

Possibile aumento delle imposte sulle polizze infortuni del conducente per far cassa: ecco i dettagli della proposta che peserà sugli automobilisti.

Assicurazione RC auto 2026 – La Legge di Bilancio 2026, attualmente in fase di discussione parlamentare, rischia di portare un nuovo peso sulle tasche degli italiani, in particolare per i circa 44 milioni di automobilisti. All’interno della manovra finanziaria, infatti, sta prendendo sempre più piede l’ipotesi di un aumento delle tasse sulle assicurazioni auto, un provvedimento pensato per generare nuove entrate per le casse dello Stato.

La proposta, sostenuta in un emendamento dalla maggioranza, prevede di incrementare in modo significativo l’aliquota sulle polizze accessorie alla RC Auto, in particolare quella che copre gli infortuni del conducente. Se finora l’imposta su questa copertura era ferma al 2,5%, il nuovo piano la farebbe salire sensibilmente, arrivando potenzialmente fino al 13,5% o 14%, un rincaro di oltre l’11%.
Questa operazione, pur non toccando direttamente l’aliquota della RC Auto obbligatoria, porterebbe a un aumento del premio complessivo per gli automobilisti che scelgono di aggiungere la polizza infortuni, una pratica molto diffusa. L’impatto economico si avvertirà già a partire da gennaio 2026 e andrebbe a colpire una spesa che, per molte famiglie, rappresenta già un costo non trascurabile.

Assicurazione RC auto 2026

Questa “stangata”, come è stata definita da alcune testate giornalistiche, arriva in un momento in cui le assicurazioni auto in Italia hanno già visto lievitare i prezzi negli ultimi anni, spinti dall’inflazione e dall’aumento dei costi delle riparazioni. Se l’aumento delle imposte sulle polizze accessorie dovesse essere approvato, il costo per gli automobilisti italiani potrebbe subire una nuova e significativa impennata.
La proposta, come spesso accade in fase di manovra, ha già acceso il dibattito politico ed economico, con la preoccupazione che l’aumento delle tasse si traduca in un onere maggiore per i cittadini. Resta da vedere se le discussioni in corso porteranno a una revisione della misura o se gli automobilisti italiani si troveranno a fare i conti con un nuovo, inatteso, rincaro.
Redazione Fleetime