Rapporto trimestrale sull’andamento del mercato europeo delle autovetture ad alimentazione alternativa

Auto alimentazione alternativa – L’Italia, con circa 71mila auto (+3,8%), pesa per il 21% del mercato auto ad alimentazione alternativa in UE e per il 19% in UE/EFTA. L’Italia, pur mantenendo la leadership del mercato auto europeo ad alimentazione alternativa, è “inseguita” dalla Germania, che conquista il 18% del mercato UE/EFTA, grazie ad una crescita dei volumi del 63% nel 1° trimestre.

Nel 1° trimestre 2019 cala del 18% il mercato delle auto diesel, mentre le auto a benzina crescono “solo” del 3,1%. I Paesi che hanno vendite di auto diesel con quote superiori al 40% sono: Irlanda (48%), Italia (44%), Portogallo (41%), Bulgaria (40%). I Paesi che hanno quote di mercato di auto diesel inferiori al 20% sono: Paesi Bassi (9%) e Norvegia (14%), che presentano però un mix molto differente. Infatti i Paesi Bassi hanno la quota di auto a benzina più alta in UE/EFTA, pari al 76%, e la Norvegia la più bassa, pari al 16%.

Le vetture elettriche (ECV=BEV+PHEV) sono il 34% del mercato delle auto ad alimentazione alternativa, erano il 30% nel 2017, grazie ad una crescita dei volumi del 41%. Tra queste, il segmento delle auto BEV vale il 22% e risulta in aumento dell’87,5% su base annua, mentre il segmento delle ibride plug-in (PHEV) con una quota di quasi il 12% diminuisce del 4,5%, soprattutto a seguito dei cali in Germania (-13%) e in UK (-16%), i mercati più grandi per le auto ibride plug-in.

L’UE vanta un trade per le auto elettriche e ibride d’interesse. Secondo le rilevazioni di Eurostat, nel 2018 l’UE ha esportato autovetture elettriche ed ibride per un valore di 4,7 miliardi di euro e ne ha importate per un valore di 1,6 miliardi di euro, generando un avanzo commerciale di oltre 3 miliardi di euro.

A fine 2017 circolavano sulle strade europee 262 milioni di autovetture, di queste circa 2 milioni (lo 0,8%) è stato classificato come elettrico o ibrido combinato con benzina o gasolio (fonte Eurostat).

 

 

 

 

Redazione Fleetime

 

Fonte ANFIA