Le auto diesel sono sempre meno richieste da aziende e privati

Auto diesel, c’è chi scende e c’è chi sale, non è la prima volta che vediamo il mercato dell’auto per alimentazione diventare inquinante o meno inquinante, in passato si diceva che le auto a benzina inquinassero più dei diesel che, conquistò aziende e privati con crescite a doppie cifre anno su anno.

Oggi le auto a benzina ripartono alla grande, + 22% nei primi tre mesi dell’anno, ma andiamo per ordine, perchè cresce anche l’alternativa a passo d’uomo:

A marzo 2019, le autovetture diesel continuano a calare, -25% (quasi 30.000 vetture in meno rispetto a marzo 2018), con una quota del 45%, al contrario di quelle a benzina che crescono del 10% e rappresentano il 41% del mercato. Nei primi tre mesi dell’anno, le autovetture diesel risultano in diminuzione del 26%, mentre quelle a benzina sono in aumento del 22%.

Le autovetture ad alimentazione alternativa rappresentano il 13,6% del mercato di marzo e sono in crescita del 5,5% nel mese e, nel cumulato rappresentano il 13,2% del mercato, in crescita del 4%. Le autovetture Gpl risultano in aumento del 2% nel mese e del 2,7% nel cumulato, in entrambi i casi con il 6,5% di quota, mentre quelle a metano subiscono, a marzo, un altro pesante ridimensionamento, -36%, dopo il tonfo del 50% di dicembre, del 46% di gennaio e del 54% di febbraio.

Nel cumulato, il calo delle autovetture a metano è del 46%. Nel complesso, nel mese, le autovetture rappresentano il 7,9% del mercato di marzo (6,5% per il Gpl, 1,4% per il metano). Al rialzo delle immatricolazioni di vetture elettriche e ibride (incluse le plug-in) di cui si è già detto, si accompagna un calo della quota di mercato di queste ultime: 5,6% nel mese, contro il 3,7% registrato a marzo dello scorso anno.

L’analisi dei dati al netto di chi scende e di chi sale, vede un mercato dell’auto italiano in continua sofferenza, anche nel noleggio a breve e lungo termine, e per i primi tre mesi del 2019 registra un ulteriore calo del -9,6% .

 

 

 

Redazione Fleetime

 

 

 

Fonta press ANFIA