Auto Post-2035

Bruxelles lavora all’atto delegato per definire i criteri tecnici: la neutralità climatica dei carburanti sintetici dipende dall’origine dell’energia rinnovabile e dalla certificazione dei veicoli.

Auto Post-2035 – La vendita di nuove auto con motori a combustione dopo il 2035 non sarà vietata, a patto che utilizzino esclusivamente carburanti sintetici, i cosiddetti e-fuels a CO2 neutra. L’accordo politico è stato raggiunto, ma il vero lavoro, quello tecnico e legale, è in corso a Bruxelles: la Commissione Europea è impegnata a redigere l’atto delegato che stabilirà, con estremo dettaglio, cosa significhi davvero un “e-fuel neutro”. Questa definizione non è un mero esercizio burocratico, ma il fattore cruciale che deciderà il futuro di questa tecnologia nel settore automobilistico.

La necessità di criteri rigidi

L’apertura dell’UE agli e-fuels ha rappresentato un compromesso politico per superare l’opposizione al bando del 2035. Tuttavia, per evitare che tale deroga diventi una scappatoia per veicoli inquinanti, la Commissione deve assicurare che gli e-fuels rispettino rigorosi criteri di sostenibilità.

I principali nodi tecnici in discussione sono:

  1. L’Origine dell’Energia: Un e-fuel (prodotto combinando idrogeno rinnovabile con  CO2  catturata) è neutro solo se l’elettricità utilizzata nel processo di elettrolisi (per produrre l’idrogeno) proviene da fonti rinnovabili aggiuntive (addizionalità) e certificate. Il dibattito verte su come dimostrare che l’energia non sia stata sottratta alla rete elettrica destinata ad altri usi.
  2. La Fonte della CO2 : È fondamentale che la CO2 utilizzata nel processo di sintesi sia stata catturata direttamente dall’atmosfera o da fonti industriali non altrimenti evitabili, e che non derivi semplicemente dalla combustione di fonti fossili.
  3. Sistema di Controllo per i Veicoli: La norma deve definire tecnicamente come un veicolo possa essere certificato per funzionare esclusivamente con e-fuels e come questo utilizzo possa essere verificato in modo affidabile, prevenendo che i proprietari utilizzino carburante fossile tradizionale.

Atto Delegato: la scelta che decide il mercato

L’atto delegato in preparazione è atteso con impazienza dall’industria. Se i criteri risulteranno troppo permissivi, la CO2 risparmiata nella circolazione stradale potrebbe essere annullata dalla CO2 emessa nella produzione dell’e-fuel. Se invece i criteri saranno troppo restrittivi e complessi da certificare, il costo di produzione dell’e-fuel potrebbe rimanere proibitivo, relegando la tecnologia a una soluzione di nicchia per il motorsport o i veicoli storici.

L’equilibrio cercato da Bruxelles è quello tra la fattibilità industriale e il rigore ambientale, essenziale per mantenere la credibilità degli obiettivi climatici europei. La definizione finale è cruciale per indirizzare gli investimenti dei produttori di carburanti e per fornire certezza normativa ai costruttori automobilistici che intendono sfruttare questa opportunità tecnologica post-2035.

 

 

Redazione Fleetime

 

Fonte: Commissione Europea (Atti Delegati sul Regolamento CO2 per le Auto) e Analisi dei Negoziati Legislativi UE.