Auto usate, arriva dal Politecnico di Torino PDR, l’algoritmo in grado di valutare lo stato di salute e il valore di un auto

Auto usate, ogni volta che ci accingiamo ad acquistare un auto usata ci facciamo giustamente mille domande. quanti km avrà fatto, chissà come è stata usata, se verrà fuori con il tempo qualche magagna. A tutela dei consumatori ci ha pensato il Politecnico di Torino annunciando al Salone auto parco Valentino durante la conferenza stampa Airvo, l’Associazione italiana rivenditori veicoli usati, un nuovo software che misuri lo stato di salute del veicolo su base matematica.

Ideato dal car outlet MO.VI. per iniziativa del suo presidente Ercole Messina e sviluppato insieme al Dipartimento di Ingegneria Industriale e della Produzione del Politecnico di Torino. Perché l’app del Gruppo MO.VI.

Auto usate, come funziona il programma

Il cuore del programma è un algoritmo che calcola la Percentuale di durata residua (PDR) di una vettura incrociando una moltitudine di dati come etàchilometri percorsi, utilizzo pregresso, prezzo di listino del nuovo e quotazione dell’usato. Il risultato è una cifra che stabilisce in termini percentuali l’aspettativa di vita dell’auto. Fatto 100 il valore dell’equivalente nuovo modello, l’algoritmo stabilisce quanta vita ha ancora in corpo il veicolo in esame.

Una volta sul mercato, grazie al sistema messo a punto a Torino il consumatore che valuta l’acquisto di un veicolo usato può conoscere in modo inequivocabile la ragionevole aspettativa di vita dell’auto che tanto vorrebbe acquistare. A sua volta, il rivenditore vede tutelata la propria credibilità: non più valutazioni approssimative, di pancia, bensì dichiarazioni oggettive e inconfutabili circa l’effettivo stato di salute del mezzo. Imbroglio scongiurato.

Auto usate, a tutela di chi vende e chi compra

L’utilizzo dell’algoritmo PDR tutela in modo imparziale chi compra e chi vende, in quanto le parti riconoscono un parametro unico, che oggettiva la “ragionevole aspettativa del cliente” secondo il codice del consumo.

 

Redazione Fleetime