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Abolizione bollo e superbollo auto 2018 nella prossima Legge di Stabilità?

L’abolizione bollo auto 2018, per la gioia di milioni di contribuenti, potrebbe diventare finalmente una realtà a partire dal prossimo anno.

L’ipotesi di abolire la tassa automobilistica, ovvero, una delle tasse più odiate dagli italiani, si fa sempre più concreta.

Diversi rumors e indiscrezioni dai palazzi politici, infatti, affermano della volontà del Premier Gentiloni, di sferrare un altro punto a favore di questo nuovo e fragile governo, con l’eliminazione del bollo auto e successivamente del superbollo.

Al momento però si parla solo di voci di corridoio e di verifiche circa la fattibilità dell’operazione, in quanto l’entrate del bollo auto e veicoli, sono di circa 6 miliardi di euro che una volta incassati vanno nelle casse degli enti regionali che a loro volta destinano all’addizionale regionale IRPEF, alle spese per le infrastrutture, trasporti, sociale e servizi pubblici.

Il mondo dell’auto:

L’Unrae chiede l’abolizione del “Superbollo”. Secondo l’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, guidata  da Michele Crisci, numero uno di Volvo Italia, la misura introdotta nel 2011 non ha prodotto gli introiti sperati e ha finito per penalizzare un’area dell’eccellenza motoristica tipicamente italiana.

In un recente dibattito che si è svolto presso la sede dell’Aci, in occasione della presentazione del salone dell’auto di Torino Parco Valentino, è stato esaminato il tema del “Superbollo”, uno dei tanti odiosi balzelli, introdotto l’11 novembre del 2011. Per Angelo Sticchi Damiani il Superbollo “compromette il patrimonio auto italiano con il conseguente mancato gettito per le casse dello Stato e quindi, anche se può sembrare una scelta anti sociale, il super bollo andrebbe abolito”.
Il superbollo per le auto più potenti è stato e continua a essere improduttivo per lo Stato: ha generato una serie di fenomeni a catena tra cui un calo verticale delle vendite sopra i 185 kW, l’aumento delle esportazioni di auto usate, mentre quella parte alta del segmento avrebbe potuto generare un importante gettito fiscale per lo Stato e quindi un impulso positivo all’economia.
Pietro Innocenti, capo di Porsche Italia, auspica che “la politica riesamini con serenità una legge che si è dimostrata non solo inefficace ma anche dannosa per l’erario e l’occupazione”.
Le conclusioni? Secondo Romano Valente, direttore generale dell’Unrae: “I dati che abbiamo mostrato sono in grado di raccontare meglio di qualsiasi considerazione quello che ha significato il Superbollo ovvero la perdita di fatturato, di gettito fiscale, la sofferenza di un’area dell’eccellenza tipicamente italiana, e abbiamo anche messo in difficoltà competenze commerciali e tecniche difficilmente rinnovabili.

Quale sarà il  prezzo da pagare?

 

L’eliminazione bollo auto e superbollo se fosse effettivamente fattibile, sarebbe una notizia meravigliosa per gli italiani, visto che queste due tasse, insieme al canone Rai, sono le più odiate ed evase, basti pensare che circa il 12% di italiani non pagherebbe il bollo, aspettando la sua prescrizione per 3 anni.

Visto però i precedenti, il canone RAI in bolletta elettrica, l’aumento della TARI a seguito dell’abolizione della TASI sulla prima casa, l’aumento di bollette di gas e luce, l’ISEE sempre più stringente ecc ci si chiede quale sarà il prezzo che gli italiano dovranno pagare per l’eliminazione del bollo e del superbollo. Forse le Regioni per sopperire al mancato introito di circa 6 miliardi di euro, introdurranno il bollo auto sotto un altro nome? Oppure, aumenteranno qualche altra tassa e ridurranno i servizi ai cittadini?

 

Redazione Fleetime