Chiusura mercato auto 2022

Mercato auto Italiano poco sopra 1,3 milioni di unità nel 2022 (-9,7%), con un dicembre in rialzo a doppia cifra (+21%)

Chiusura mercato auto 2022 – In continuità con la programmazione del Fondo automotive istituito nel 2022, sono disponibili gli incentivi 2023 all’acquisto di nuove auto a zero e a basse emissioni – 575 milioni di Euro suddivisi nelle fasce 0-20, 21-60 e 61-135 g/km di
CO2, prenotabili dal 10 gennaio – che speriamo possano dare impulso alla domanda di vetture green fin dai primi mesi dell’anno.

Un fattore essenziale alla diffusione della mobilità elettrica presso i privati è tuttavia la rapida attuazione della misura di incentivazione all’acquisto di wall-box e colonnine domestiche per la ricarica elettrica, introdotta lo scorso agosto ed estesa al 2023 e 2024, con uno specifico stanziamento annuale, tramite il Decreto Milleproroghe, ma non ancora operativa.

Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a dicembre 2022 il mercato italiano dell’auto totalizza 104.915 immatricolazioni (+21%) contro le 86.718 unità registrate a dicembre 2021. Nell’intero 2022 i volumi complessivi si attestano a 1.316.702 unità, contro 1.458.032 registrate a gennaio-dicembre 2021, con una flessione del 9,7%.

Chiusura mercato auto 2022

A dicembre 2022, per il terzo mese consecutivo, il mercato auto registra un rialzo a doppia cifra (+21%), forte del confronto con il pesante ribasso dello stesso mese del 2021 (-27,5%) – afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA. L’anno appena concluso, in linea con le previsioni, vede i volumi delle immatricolazioni poco sopra 1,3 milioni di unità, ovvero il 9,7% in meno rispetto al 2021.

Nel 2022 il contesto in cui la filiera automotive si è trovata ad operare, già segnato dalla crisi dei semiconduttori, delle materie prime e della logistica, è ulteriormente peggiorato in conseguenza delle ripercussioni del conflitto in Ucraina, che ha innescato una grave crisi energetica e ulteriori strozzature nelle catene di fornitura a livello europeo e globale. Ma è anche stato l’anno in cui, finalmente, si è potuto contare su uno specifico Fondo automotive con una programmazione pluriennale, fino al 2030, delle risorse stanziate, sia per le misure di supporto alla domanda, per la diffusione delle tecnologie a zero e bassissime emissioni, sia per gli strumenti di accompagnamento alla riconversione produttiva della filiera.

In continuità con questa programmazione, da oggi sono disponibili gli incentivi 2023 all’acquisto di nuove auto a zero e a basse emissioni: uno stanziamento di 575 milioni di Euro suddivisi nelle fasce di incentivazione 0-20 g/km di CO2 (vetture elettriche), 21-60 g/km di CO2 (vetture ibride plug-in) e 61-135 g/km di CO2 (vetture ibride tradizionali e vetture termiche a basse emissioni, con il vincolo di rottamazione della vecchia vettura), le prime due accessibili anche al comparto dell’autonoleggio, e prenotabili dal 10 gennaio. Una misura che speriamo possa dare un significativo impulso alla domanda di vetture green fin dai primi mesi dell’anno. Auspichiamo inoltre, che i 250- 260 milioni di euro da noi stimati come ‘avanzo’ degli incentivi 2022 vengano riallocati, per il 2023, a favore delle fasce di incentivazione 0-20 e 61-135 g/km di CO2.

Accogliamo con favore la notizia dell’estensione al 2023 e 2024, con uno specifico stanziamento annuale, tramite il Decreto Milleproroghe, della misura di incentivazione all’acquisto di wall-box e colonnine domestiche per la ricarica elettrica, già introdotta, per il 2022, lo scorso agosto, ma non ancora operativa. Ne attendiamo la rapida attuazione trattandosi di un fattore essenziale alla diffusione della mobilità elettrica nel canale di vendita dei privati.

In ultimo, confidiamo in una prossima ricalibratura dei fondi già stanziati per gli investimenti della filiera automotive (14 miliardi di euro tra Fondo automotive e PNRR) e in una rimodulazione degli accordi per l’innovazione e dei contratti di sviluppo attualmente in vigore – questi ultimi rifinanziati fino al 2037 con la Legge di Bilancio”.

 

 

 

Redazione Fleetime

 

 

Fonte press ANFIA