Città Elettriche: quando la Rete sarà pronta per Pieno di Corrente?
Una città sarà pronta non solo quando avrà abbastanza colonnine, ma quando la rete elettrica sarà in grado di gestirle in modo intelligente
Città Elettriche – la transizione verso l’auto elettrica pone un quesito cruciale per il futuro delle nostre città: la rete elettrica, così come la conosciamo, sarà in grado di sostenere un’infrastruttura di ricarica capillare senza andare in crisi? La domanda è legittima, ma la risposta non è un semplice sì o no. La capacità di una città di soddisfare il fabbisogno energetico per la ricarica è una sfida complessa che si vince non solo con l’aggiunta di nuove colonnine, ma con l’innovazione e la gestione intelligente.
Il problema: non la quantità, ma il Picco
La preoccupazione principale non riguarda la quantità totale di energia richiesta, che a livello nazionale rappresenta solo una piccola percentuale del consumo complessivo, ma la sua distribuzione nel tempo. Se in una città come Milano tutti i veicoli elettrici venissero messi in carica simultaneamente nelle ore serali, l’incremento di domanda si sovrapporrebbe ai normali consumi domestici, creando un picco di assorbimento che l’attuale rete di distribuzione potrebbe non riuscire a gestire. Il rischio concreto sarebbe un sovraccarico delle cabine di trasformazione e delle linee locali, con potenziali interruzioni del servizio.
Citta elettriche – la soluzione è la rete intelligente
La risposta a questo scenario non si trova in una rete “più grande”, ma in una rete “più intelligente”. L’evoluzione dell’infrastruttura elettrica e delle tecnologie di ricarica sta già offrendo soluzioni concrete per evitare il collasso.
- Smart Charging (Ricarica Intelligente): Sistemi di ricarica avanzati sono in grado di comunicare con la rete. Questi dispositivi non caricano sempre alla massima potenza, ma modulano l’assorbimento in base alla disponibilità di energia. Durante le ore di picco rallentano, per poi accelerare quando la domanda cala, come ad esempio durante la notte.
- Tariffe Dinamiche: Le società energetiche possono incoraggiare questo comportamento virtuoso attraverso tariffe differenziate. Ricaricare l’auto di notte, quando l’energia costa meno, è un incentivo diretto per i consumatori a distribuire il carico elettrico in modo naturale e sostenibile.
- Potenziamento della Rete: Nel frattempo, i gestori dell’energia stanno pianificando e investendo nel potenziamento delle infrastrutture esistenti. L’obiettivo non è solo reggere la domanda, ma anche integrare fonti rinnovabili e sistemi di accumulo locali, rendendo la rete più resiliente.
Quando una città potrebbe essere pronta?
Non esiste una data unica per la “prontezza” di una città, perché il processo è graduale e dipende da una serie di fattori:
- Pianificazione e Investimenti: Le città che investono in modo strategico nella modernizzazione della rete elettrica e nell’installazione di infrastrutture di ricarica smart saranno le prime a essere pronte.
- Adozione del Mercato: La transizione dipende anche dalla velocità con cui i consumatori e le flotte aziendali passeranno all’elettrico.
- Integrazione Tecnologica: La capacità di gestire intelligentemente l’energia è fondamentale. Una città non è pronta solo quando ha un numero sufficiente di colonnine, ma quando l’intero ecosistema (rete, auto e utenti) funziona in modo armonico.
In un’ottica realistica, per una metropoli come Milano per essere pienamente preparata a gestire un parco auto in cui la maggioranza dei veicoli sia elettrica, occorrerà un orizzonte temporale di almeno 10-15 anni. Questo tempo sarà necessario per implementare completamente le tecnologie di gestione intelligente, potenziare le infrastrutture fisiche e permettere al mercato di adattarsi in modo organico. La transizione non è un interruttore che si accende, ma un percorso continuo di innovazione e crescita.
Redazione Fleetime
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