Crisi Automotive: L’Italia Attende Risposte da Stellantis
La filiera della componentistica in affanno. Sindacati in pressing in vista dell’incontro del 20 ottobre, mentre il settore cerca stabilità tra rialzi produttivi e incertezze globali.
Crisi automotive – Il settore automotive italiano continua ad affrontare una fase di profonda incertezza, con la crisi della filiera della componentistica che resta uno dei nodi più critici da sciogliere. Se da un lato l’industria mostra segnali di ripresa produttiva (come il +24,2% di Agosto), il bilancio complessivo del 2025 sconta una persistente fragilità, esacerbata dalla transizione elettrica e dalla crescente pressione dei competitor asiatici.
In questo contesto teso, le relazioni tra i principali attori industriali e le rappresentanze sindacali tornano al centro del dibattito, in vista di un appuntamento cruciale.
Il Tavolo con Stellantis: incontro cruciale al via
L’attenzione dei lavoratori e della filiera si concentra sul prossimo 20 Ottobre, data fissata per un incontro tra i rappresentanti del sindacato UILM (Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici) e l’azienda Stellantis, rappresentata dal Chief Operating Officer per l’Europa Allargata, Uwe Hochgeschurtz, o da un alto dirigente come Davide Filosa.
L’incontro è stato fortemente richiesto dalla UILM per portare al tavolo dell’Amministrazione Delegata le richieste dei lavoratori italiani e ottenere chiarezza strategica in merito a:
- Volumi Produttivi Nazionali: Richiesta di impegni vincolanti per l’incremento dei volumi negli stabilimenti italiani, in particolare alla luce dei recenti aumenti di produzione in Nord America.
- Rilancio dei Modelli: Aggiornamenti sui piani di lancio dei nuovi modelli elettrici e ibridi in Italia, considerati vitali per la sopravvivenza della componentistica locale.
- Sicurezza Occupazionale: Discussione sulle prospettive future dell’occupazione e sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali, come la Cassa Integrazione, che continuano a interessare migliaia di addetti.
Componentistica: il freno alla ripresa
La componentistica, cuore pulsante dell’industria italiana, sconta la mancanza di una strategia nazionale chiara. Mentre i grandi costruttori come Stellantis annunciano un recupero delle consegne globali nel Terzo Trimestre (+13% a livello consolidato), i fornitori italiani lamentano:
- Piani a Lungo Termine Inadeguati: La necessità di investire sulla filiera elettrica non trova ancora adeguato supporto, lasciando molte piccole e medie imprese nell’incertezza sulla conversione produttiva.
- Competizione Asiatica: La rapida crescita dei marchi asiatici sul mercato italiano (con il 44% degli italiani disposto a considerarli) mette sotto pressione i costi e i margini dei fornitori europei.
La posta in gioco è alta: la stabilità dell’occupazione e il futuro industriale del Paese dipendono in larga misura dalle decisioni che usciranno dai tavoli di confronto in programma questa settimana. L’auspicio dei sindacati è che l’incontro del 20 ottobre non sia solo un momento di ascolto, ma l’inizio di un piano industriale concreto e duraturo per l’Italia.
Redazione Fleetime
Fonte dalle nostre rilevazioni sulle ultime news automotive e analisi interna
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