Dopo una notevole battaglia e tante polemiche, il Governo ha varato alla fine dello scorso anno la riforma della tassazione sulle Auto Aziendali in Benefit. Il prossimo Primo Luglio potrebbe dunque scoppiare una “bomba” fiscale pesantissima. Tra le tante proroghe legate al Coronavirus, come mai non rientra quella sui Fringe Benefit?

Cura Italia e Flotte: Fu anticipato da una vera e propria barricata mediatica da parte dei rappresentanti istituzionali del comparto Automotive, ma nonostante tutto fu varato ed approvato. Parliamo del provvedimento che ha introdotto nuove aliquote di tassazione delle auto Aziendali assegnate in Fringe Benefit.

E così le famose “Tabelle ACI” di determinazione dei costi chilometrici su cui applicare la vecchia e nuove aliquote furono rielaborate in due Steps : con una prima rielaborazione congiunta tra ACI ed Agenzia delle Entrate, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 305/2019 del 31/12/2019, Supplemento ordinario n. 47 (qui il Link per visualizzare); e con una seconda integrazione sui mezzi Ibridi ed elettrici, apparsa sulla Gazzetta Ufficiale n. 28 del 2020, ai primi di Febbraio ( per visualizzare, clicca qui).

Una “bomba fiscale” pronta a scoppiare

Come noto, si tratta di un provvedimento che ricade sulla determinazione del compenso non monetario per mezzi di Flotta aziendale assegnati a Dipendenti e Collaboratori in uso promiscuo, ed investe centinaia di migliaia di mezzi e persone fisiche. Il dispositivo della nuova tassazione modifica sostanzialmente l’unica aliquota presuntiva del 30% nella tassazione dei costi chilometri ACI calcolati sulla base di percorrenza di 15.000 km. all’anno; al suo posto trovano spazio ben quattro aliquote (25%, 30%, 40%, 50%) basate sulle soglie di emissioni dichiarate di CO2 e misurate in Grammi/Km. Nello specifico:

  • Il 25% riguarda le auto con emissioni entro i 60 g/Km;

  • Il 30% riguarda auto con emissioni comprese tra 61 e 160 g/Km;

  • Il 40% si applica sulle auto con emissioni tra 161 e 190 g/Km;

  • Infine per emissioni superiori ai 190 g/Km. si applicherà l’aliquota più pesante del 50% sulle Auto in Fringe Benefit che raggiungono questa soglia limite.

Dal Primo Luglio una “tagliola” da evitare !

Perché “si applicherà”? Perché nell’ambito di un regime transitorio, e presumibilmente per consentire alle Imprese di effettuare ove possibile la sostituzione dei modelli più inquinanti in Flotta con altri più “virtuosi”, il provvedimento concedeva un termine fino al 30 Giugno 2020 per continuare ad applicare la vecchia aliquota del 30%, a prescindere dalla CO2 emessa.

Tuttavia, analizzando attentamente le soglie di emissione concepita e la tassazione applicata, ci si rende subito conto che dal primo Luglio di quest’anno l’aliquota “premiante” del 25% riguarda e riguarderà, a bocce ferme, ben pochi modelli di auto; e che la quota maggioritaria di auto assegnate in Fringe Benefit ad oggi rischia pericolosamente di non poter mantenere quella del 30% ma di piombare nelle aliquote “penitenziali” del 40% o peggio.

Probabilmente lo stesso Esecutivo, nel voler stimolare le Imprese ad accelerare un ciclo di sostituzione più attento all’ambiente, ha acconsentito ad un periodo transitorio dal primo Gennaio al 30 Giugno per consentire a Fleet Managers e Responsabili del Personale di strutturare una strategia idonea per rinnovare il Parco Auto.

COVID e blocco del Paese : chi ha cambiato Auto in Flotta?

Qui sorge il problema : all’atto dell’approvazione di questo provvedimento, il Paese e tutto il mondo vivevano una situazione ben diversa da quella generata dall’emergenza sanitaria in corso. Quale Impresa Titolare di Flotta e quale Manager possono aver avuto tempo e modo, fino ad oggi, di strutturare una idonea strategia di sostituzione? E poi, c’è il “dopo – emergenza” :

un’economia depressa ed un crollo di fatturati e di liquidità nelle Casse di Imprese e Società finanziarie consentiranno di mettere ai primi posti delle priorità un rinnovamento a fini ambientali del Parco Auto Aziendali? Data l’ovvietà delle risposte, la partenza al primo Luglio delle nuove aliquote vedrà le Flotte come soggetti passivi ulteriormente aggravati da una misura fiscale ormai del tutto fuori luogo. Per questo il Governo dovrà provvedere alla sua proroga, possibilmente al primo Gennaio 2021. Speriamo davvero che accada…

Redazione Fleetime