Autocarri ibridi: è questa l’ultima idea Siemens, un veicolo elettrico che utilizza i cavi aerei elettrici

Siemens ha colto l’occasione del 26° Annual Electric Vehicle Symposium di Los Angeles per presentare un innovativo concept dedicato agli autocarri che ogni giorno devono percorrere lunghi tragitti. Il progetto, ribattezzato “eHighway of the Future”, mira ad elettrificare camion e corsie autostradali attraverso cavi aerei per la trasmissione dell’energia, analogamente a quanto succede nelle città già oggi con i tram, ed è facilmente integrabile con le infrastrutture già esistenti.

Siemens ha sviluppato la tecnologia di supporto necessaria per rendere l’eHighway una realtà: infrastrutture, software, hardware e unità. E’ quindi sufficiente che un camion ibrido diesel elettrico sia dotato del pattino elettromagnetico e dell’applicativo per passare automaticamente alla modalità elettrica quando sono rivelate le linee aeree.

Autocatti ibridi – corsia elettrica sulla BreBeMi 

Dopo Svezia e Germania, la tecnologia si sperimenta anche sull’A3.5 Il camion è ibrido: può marciare in modo elettrico o tradizionale. La tecnologia diventerà man mano più flessibile ed efficace adottando vari sistemi di trazioni per gli autocarri diesel, elettrici e all-electric, grazie all’utilizzo di celle a combustibile, motore termico a metano, accuratamente scelti e confrontati in una prima fase di sperimentazione.

Prima due chilometri in Svezia, vicino a Gävle, poi dieci in Germania, nei pressi di Francoforte, e adesso anche sei in Italia. La BreBeMi è destinata a diventare la prima “autostrada elettrica” del Belpaese. La potranno usare i “filotir”, cioè i veicoli industriali equipaggiati con specifici pantografi -tipo filobus – per viaggiare in modalità ibrida.

La società di gestione dell’A35 BreBeMi, l’autostrada che collega Brescia e Milano evitando Bergamo, metterà a disposizione una corsia per direzione di marcia da destinare alla sperimentazione dove verrà installata una linea elettrica sospesa. Il tratto ipotizzato è quello tra i caselli di Romano di Lombardia e Calcio.Parafrasando Neil Armstrong, “un piccolo tragitto per un autocarro, un (possibile) grande balzo per la mobilità”. L’obiettivo è quello di rendere più sostenibile il trasporto delle merci. 

Siemens e Scania testano il “filotir”

I due principali protagonisti del progetto eHighway sono sempre gli stessi, almeno in Europa: Scania e Siemens. In verità il colosso tedesco ha avviato un’operazione analoga in California, ma assieme a Volvo Trucks. In Europa, il costruttore svedese del gruppo Volkswagen, Scania, fornirà le motrici ibride. Quando possono sfruttare la rete aerea viaggiano in modalità zero emissioni, altrimenti vengono spinte da motori a combustione.

Scania parla di una “vera rivoluzione”: “È un progetto destinato a cambiare per sempre la concezione del trasporto su gomma”, assicura Franco Fenoglio, numero uno di Italscania, la filiale nazionale della casa scandinava.

L’ambizioso obiettivo è quello di realizzare “un’autostrada ad economia circolare con la produzione di energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici”L’A22 del Brennero ne ha già installati per diverse centinaia di metri per ridurre il consumo di energia e contribuire alla realizzazione di un “corridoio” a idrogeno (il solo distributore italiano si trova a Bolzano).

Di più: Gianantonio Arnoldi,amministratore delegato della Cal (Concessioni Autostradali Lombarde) ha ipotizzato l’estensione della rete per consentire “la creazione di un corridoio di mobilità sostenibile tra Brescia e l’Hub di Malpensa”. Secondo le stime, grazie alle corsie elettriche, i veicoli industriali potrebbero abbattere fino all’80-90% delle emissioni fossili. Il contenimento del consumo di energia era stato inizialmente stato valutato attorno al 50%.

 

#mobilitàsostenibile

 

 

Redazione Fleetime