Immatricolazioni auto in Europa gennaio 2021

Segno negativo per tutti e cinque i maggiori mercati (incluso UK), che pesano per il 66,7% del totale immatricolato. L’Italia è il Paese con la quota più alta di vendite di auto diesel, di ibride non ricaricabili e di auto a gas rispetto al proprio mercato

Gennaio 2021 mercato auto Europa – Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito a gennaio le immatricolazioni di auto ammontano a 842.835 unità, con un calo del 25,7% rispetto a gennaio 2020 e il peggior risultato di sempre.

Dopo una chiusura del 2020 a -24,3%, con una perdita di oltre 3,8 milioni di nuove immatricolazioni, il mercato auto europeo apre il nuovo anno ancora in pesante ribasso – afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA – scontando gli effetti negativi di un giorno lavorativo in meno in molti mercati e delle misure restrittive in vigore per il contenimento della pandemia ancora in corso.

Nel mese, tutti i mercati dell’area UE-EFTA-UK presentano una contrazione a 2 cifre, ad esclusione della Svezia (+22,5%), della Norvegia (+7,7%) e della Francia, in calo del 5,8%. Tutti e quattro gli altri major market (includendo UK), che pesano per il 66,7% del totale immatricolato, risultano in flessione a doppia cifra, con la performance peggiore spettante alla Spagna (-51,5%), seguita da UK (-39,5%) e dalla Germania (-31,1%), mentre l’Italia chiude a -14%, in un mese caratterizzato dall’instabilità politica dettata dalla crisi di governo.

Gennaio 2021 mercato auto Europa

L’anno da poco iniziato non sarà sicuramente facile – conclude Scudieri – con una pandemia ancora da sconfiggere cercando di compensare, con misure di sostegno adeguate, le sue forti ripercussioni sull’economia, sull’occupazione e sul clima di fiducia dei consumatori. La freccia più importante che l’Europa ha al suo arco è ovviamente il Recovery Plan, per il quale auspichiamo che le proposte dei singoli Paesi, in primis l’Italia, ora che anche per il nostro Paese si prospetta una fase di maggiore stabilità, diano il giusto spazio all’industria automotive, con politiche industriali che le consentano di affrontare con successo la transizione tecnologica. Non dimentichiamo che il nostro è un settore da sempre trainante in UE, primo in classifica per il contributo all’innovazione, con 61 miliardi di euro all’anno investiti in ricerca e sviluppo, pari al 29% della spesa totale”.

 

 

Redazione Fleetime

 

 

Fonte press ANFIA