INCUBO CHIP: la crisi Nexperia blocca l’auto europea
A causa di una disputa geopolitica tra Paesi Bassi e Cina, l’industria auto europea, già vulnerabile, rischia un nuovo e improvviso stop produttivo per mancanza di microprocessori vitali. L’allarme è lanciato da ACEA e dai grandi costruttori come Volkswagen.
INCUBO CHIP – sembrava un problema confinato ai libri di storia della pandemia, ma l’incubo della carenza di chip è tornato a tormentare l’industria automobilistica europea. Questa volta, l’origine non è un rallentamento logistico generale, bensì una mossa politica che ha innescato una crisi immediata e grave nella catena di fornitura.
L’ACEA (Associazione Europea dei Costruttori di Automobili) ha lanciato un allarme rosso: il settore rischia una nuova paralisi della produzione nel giro di poche settimane a causa del cosiddetto “Caso Nexperia”.
Il Blitz Olandese al Centro della Crisi
Al centro della vicenda c’è Nexperia, un’azienda olandese con sede a Nimega, specializzata nella produzione di microprocessori fondamentali per le unità di controllo elettronico (ECU) – i veri “cervelli” delle automobili moderne.
- L’Acquisizione e la Reazione: Fino a poco tempo fa, Nexperia era controllata dal gruppo cinese Wingtech Technology. Il 30 settembre 2025, in un’azione a sorpresa e basata sulla legge sulla sicurezza economica nazionale (“Goods Availability Act”), il governo dei Paesi Bassi ha rimosso il CEO cinese e ha assunto il controllo temporaneo di Nexperia.
- La Contromossa Cinese: La risposta di Wingtech non si è fatta attendere. Bloccando di fatto la fornitura di materiali e componenti critici che arrivano dalla Cina, l’azienda olandese ha visto la sua capacità produttiva azzerarsi.
- L’Effetto Domino: Poiché Nexperia fornisce chip essenziali per sensori e centraline, il suo stop si ripercuote immediatamente sui fornitori Tier 1 europei, i quali non riescono più ad assemblare i componenti finiti. Senza questi componenti, le linee di montaggio dei costruttori automobilistici si fermeranno.
Volkswagen Lancia l’Allarme Immediato
Il colpo è stato particolarmente duro per i grandi gruppi. Fonti vicine al quartier generale di Wolfsburg hanno rivelato che Volkswagen è tra i costruttori più esposti e rischia lo stop delle linee di produzione della Golf e di altri modelli cruciali già a partire dalla metà di novembre.
Sigrid de Vries, direttore generale ACEA, ha tuonato: “Ci siamo ritrovati in questa situazione dal nulla. Abbiamo bisogno di risposte urgentissime e coordinate da tutti i Paesi coinvolti“.
La Vulnerabilità Europea non è Svanita
La crisi Nexperia espone drammaticamente la persistente dipendenza dell’industria europea da catene di fornitura globali, in particolare asiatiche, per componenti strategici come i semiconduttori e le terre rare.
- Difficoltà di Sostituzione: A differenza di componenti meno complessi, l’omologazione di un nuovo fornitore per microprocessori vitali e l’avvio della produzione di massa richiedono molti mesi. Non esistono soluzioni rapide o immediate per tamponare la carenza.
- Crisi Globale: L’effetto si sta già diffondendo oltre i confini europei, con case automobilistiche giapponesi come Toyota e Nissan che stanno valutando le ripercussioni sulla loro produzione mondiale.
In un momento in cui l’Europa spinge sulla transizione elettrica e sulla difesa della sua sovranità industriale (come dimostra il progetto Flexis), la ricomparsa di una crisi così profonda sul fronte dei chip evidenzia la fragilità delle ambizioni di autonomia tecnologica del continente.
La situazione richiede ora un intervento politico coordinato a livello UE per scongiurare un blocco produttivo che, in base ai dati di mercato, sarebbe catastrofico per l’intera economia del settore.
Redazione Fleetime
Fonte ACEA


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