Lista Autovelox

Con la pubblicazione dell’elenco ministeriale, si apre un nuovo scenario per gli automobilisti. Diventa possibile contestare le sanzioni rilevate da autovelox non registrati. 

Lista Autovelox – Si chiude un’era di incertezza legale e si apre un periodo di maggiore trasparenza per gli automobilisti italiani. Dopo mesi di attesa e dibattiti accesi, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reso pubblico l’elenco nazionale dei sistemi di rilevamento della velocità autorizzati. A partire dal 29 novembre 2025, come confermato da diverse testate, ogni sanzione rilevata da un dispositivo non incluso in questa lista è da considerarsi nulla. 

Il censimento e la trasparenza a questo link: https://velox.mit.gov.it/dispositivi  del  Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti

La pubblicazione della lista è il risultato di un censimento nazionale, previsto da una serie di decreti, tra cui il decreto dirigenziale n. 367 del 29 settembre 2025. L’obiettivo del Ministero è duplice: 
  • Garantire una maggiore trasparenza nella gestione degli strumenti di rilevamento da parte degli enti locali.
  • Offrire maggiore certezza giuridica agli automobilisti, che potranno ora verificare la legittimità delle multe ricevute. 

Cosa fare in caso di multa

Da oggi in poi, in caso di infrazione rilevata da un autovelox, il primo passo per l’automobilista è controllare se il dispositivo che ha emesso la multa è presente nell’elenco ufficiale.
  • Se il dispositivo non è in lista: La sanzione può essere contestata. Le conseguenze non si limitano all’annullamento della multa, ma includono anche la possibilità di recuperare i punti della patente eventualmente sottratti.
  • Se il dispositivo è in lista: La multa è legittima, a meno di altri vizi di forma o errori procedurali. 

La questione omologazione vs. approvazione

Questa novità normativa si inserisce in un contesto già acceso da precedenti sentenze della Cassazione. La Corte, in più occasioni, ha stabilito che per la validità delle sanzioni non basta la semplice “approvazione” del dispositivo, ma serve l’omologazione ministeriale. Anche se il Ministero ha chiarito che omologazione e approvazione sono procedure alternative, la giurisprudenza ha spesso dato ragione agli automobilisti in assenza dell’omologazione. La pubblicazione della lista ufficiale mira a fare chiarezza definitiva su questo punto, anche se le questioni legali potrebbero non essere del tutto risolte. 
In attesa di ulteriori chiarimenti e della piena operatività del sistema, si consiglia agli automobilisti di prestare sempre attenzione ai dispositivi di rilevamento della velocità e di verificare attentamente la provenienza di ogni eventuale verbale di contravvenzione.
Redazione flettime
Fonte MIT