Oltre l'elettrico

Mentre l’elettrico domina la conversazione, una transizione green realistica passa anche da biocarburanti avanzati e idrogeno. Ecco perché sono soluzioni chiave per il mondo della mobilità d’impresa.

Oltre l’elettrico – nel dibattito sulla sostenibilità delle flotte aziendali, il focus è quasi sempre sui veicoli a batteria. Tuttavia, la realtà operativa di molte aziende, soprattutto quelle con esigenze di trasporto su lunga percorrenza o con veicoli pesanti, rende la transizione 100% elettrica una sfida complessa e non sempre immediata. È in questo scenario che il ruolo dei carburanti alternativi emerge in tutta la sua importanza, non come un’alternativa all’elettrico, ma come un pilastro fondamentale di una strategia di sostenibilità più completa e flessibile.

I carburanti alternativi come ponte essenziale

L’elettrificazione del parco auto richiede ingenti investimenti in veicoli e infrastrutture di ricarica. Per le aziende che non possono affrontare questo passaggio in modo repentino, i carburanti alternativi rappresentano una soluzione concreta e pragmatica. Permettono di ridurre le emissioni in modo significativo, spesso senza la necessità di cambiare l’intera flotta o di rivoluzionare i processi operativi.

Questo approccio offre un “ponte” essenziale verso un futuro a zero emissioni, garantendo la continuità del business e permettendo una transizione più graduale e meno onerosa.

Le opzioni sul tavolo per le flotte

La scelta del carburante alternativo ideale dipende dalle specifiche esigenze di ogni flotta. Oggi, le opzioni più promettenti sono:

  • Biocarburanti Avanzati (HVO, Biometano): Sono la soluzione più immediata per molte aziende. Prodotti da materie prime sostenibili come oli vegetali o scarti agricoli, possono essere utilizzati nei motori diesel o a gas esistenti senza modifiche tecniche. Questo li rende un’opzione “drop-in”, in grado di ridurre le emissioni di CO2 anche del 90% rispetto ai carburanti fossili, con un impatto ambientale immediato.
  • Idrogeno: L’idrogeno è la soluzione a lungo termine per i veicoli più grandi e per le lunghe distanze. Le celle a combustibile a idrogeno non producono emissioni e offrono un’autonomia e tempi di rifornimento simili a quelli dei veicoli tradizionali. Sebbene l’infrastruttura di rifornimento sia ancora in via di sviluppo e i costi siano elevati, l’idrogeno è destinato a diventare la tecnologia dominante per i mezzi pesanti.

L’approccio “Multi-Energy” per un futuro sostenibile

Il segreto per un fleet manager moderno non è scegliere una singola tecnologia, ma adottare una strategia “multi-energy”. Questo significa integrare soluzioni diverse per diverse esigenze: l’elettrico per le consegne urbane, i biocarburanti per i veicoli a media percorrenza e l’idrogeno per il trasporto pesante.

Un approccio flessibile e informato permette di massimizzare l’efficienza, ridurre i costi e accelerare il percorso verso la sostenibilità, senza sacrificare l’operatività. In un mondo in rapida evoluzione, la capacità di adattarsi e di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione è la vera chiave per la leadership nel settore.

Redazione Fleetime
Fonte web