nonostante limiti inutili alla circolazione, le vendite eccezionali delle Mild Hybrid ci dicono che il Diesel continuerà ad essere presente nelle Flotte e sulle strade italiane

Stop Auto Diesel – Il 16 Gennaio Fleetime ha riportato due eventi a prima vista correlati tra di loro: da un lato il blocco del traffico esteso alle Diesel Euro 6 sulla piazza di Roma che, essendo la Capitale europea con più alta densità di auto pro-capite per abitante, distribuisce di conseguenza sugli automobilisti gli effetti più pesanti dei provvedimenti restrittivi.

Dall’altro lato l’outlook periodico di ANFIA che registrava, nelle statistiche di nuove immatricolazioni, un boom delle “Diesel Mild Hybrid”. Come detto, sembrano notizie in perfetta relazione consequenziale, ma in effetti è il contrario: l’una notizia “sbugiarda” totalmente l’altra, e proviamo a ricordarlo in poche cifre.

Stop auto diesel La “Guerrilla Diesel” è globale da cinque anni

Paesi come Norvegia, Germania, India, Francia e Gran Bretagna hanno annunciato progressivamente le date di addio alla circolazione totale o parziale delle auto Diesel e benzina, tra il 2025 ed il 2040.

Accadde in conseguenza dello scandalo DieselGate, certo. Proprio in quell’anno 2015 in cui divenne obbligatorio lo step ”Euro VI” per le vendite di Diesel nuovi, Step del quale l’upgrade “Euro 6d-Temp” conosciuto come “Euro 6.2, Euro 6.3,……” non è altro che una sottoclasse evolutiva, non una sostituzione vera e propria.

Stop auto diesel – Blocco Euro 6 : I governanti che ignorano la “sineddoche”

Vietare la circolazione ai Diesel Euro 6, ma non agli “Euro 6d – Temp” significa perciò (in senso filosofico) premiare la “parte” invece che il “tutto”, compromettendo arbitrariamente il valore commerciale di vetture “vecchie” anche poco più di due anni (!!!) ma dai listini proibitivi…….

Inutile chiedersi se la sineddoche sia una nozione nota al livello culturale di molti attuali Governanti italiani, ma è grave che le istituzioni non si accorgano che questi provvedimenti fanno al mercato danni non bilanciati dall’effetto quasi nullo che hanno invece sull’aria delle città italiane.

Stop auto diesel – Le care, vecchie Diesel ora sono delle “MILD”. E ci intrigano di più!

Pazienza, ora il mercato si è orientato verso il connubio “Diesel Mild Hybrid” come sostituto più prossimo al tradizionale “puro Gasolio”. In pratica, il Gasolio offre la sua ultima gamma di aggiornamenti passando da Steps di tipo Euro “N” allo Step di tipo “MHV”. Significa che dopo l’escalation “agonistica” i Costruttori hanno rimesso al centro del Diesel la funzionalità e la efficienza di uso. Come una volta.

Ma non cambia la sostanza di una motorizzazione che, dagli anni Ottanta, ha comunque esteso a tutti i Target automobilistici e professionali l’uso di un motore che in 30 anni ha surclassato – in Records tecnici e numeri di vendita – il percorso che il motore a benzina aveva iniziato dal Dopoguerra.

Con l’espansione del Diesel hanno ottenuto progressi e benefici sia il mondo della componentistica sia dell’autoriparazione. Ed infine con il motore a Gasolio le Flotte italiane hanno percorso complessivamente miliardi di chilometri nel corso degli anni.Possiamo dire che continueranno a farne altrettanti, passando semplicemente (come dicono i numeri) alle “Diesel MildHybrid”.

Redazione Fleetime