ALPINE

Il Gruppo Renault annuncia che Alpine parteciperà alla 42a edizione del salone Rétromobile che si svolgerà dall’8 al 12 febbraio (con serata dedicata alla stampa il 7 febbraio) presso il centro espositivo Porte de Versailles di Parigi.

A pochi giorni dalla presentazione internazionale del modello di serie che Alpine commercializzerà quest’anno, gli appassionati della marca, così come gli esteti, potranno scoprire o riscoprire alcuni modelli che recano il famoso logo con la A trafitta dalla freccia.


ALPINE A106

Comincia l’avventura!

Questo bel coach lanciato nel 1955 è stato il primo modello a recare il marchio Alpine e già da allora portava in sé i geni destinati a decretare il successo della marca di Dieppe.

Figlio del concessionario Renault di Dieppe, a cui succederà – diventando così il più giovane concessionario in Francia – Jean Rédélé si lancia nel 1950 nelle gare automobilistiche dove collezionerà i risultati e le vittorie della classe in prove prestigiose come il Rally di Montecarlo, la Mille Miglia, il Tour de France e la tremenda Liegi-Roma-Liegi.

Questi successi vengono ottenuti a bordo della Renault 4CV, ma a Jean Rédélé non basta: sogna di dare alla Francia una piccola sportiva utilizzando componenti di serie. Jean Rédélé progetterà inizialmente due “Renault Spéciale”, disegnate da Michelotti e carrozzate da Alemano. Ma è grazie all’aiuto dei fratelli Chappe, carrozzieri di Saint-Maur che già conoscevano la tecnica della plastica, che nascerà l’Alpine A106, dotata di un’elegante carrozzeria in poliestere montata sulla piattaforma della Renault 4 CV. Il nome di questo coach fa riferimento al successo ottenuto da Jean Rédélé al Criterium des Alpes, associato al numero del tipo 4CV (106).

Il 25 giugno 1955 nasce la Société des Automobiles Alpine. Il 6 ottobre di quello stesso anno è segnato dal lancio ufficiale della marca Alpine e l’A106 viene presentata in occasione del Salone dell’Automobile di Parigi. Questo modello, primo della famiglia Alpine, verrà prodotto in 251 esemplari dal 1955 al 1959.

ALPINE A108

Quando lancia la sua marca di piccole sportive, Jean Rédélé si rende immediatamente conto che la sua azienda potrà continuare a vivere solo con un’offerta commerciale diversificata. Il suo catalogo ha già all’attivo un coach sportivo. Ora deve assolutamente ampliare la gamma con una decappottabile e perché no? una coupé. Riprendendo contatto con Giovanni Michelotti a cui aveva già affidato la progettazione della “Rédélé Spéciale”, gli chiede di disegnare una decappottabile elegante e raffinata, due qualità che rispecchiano in tutto e per tutto il designer italiano. All’inizio del 1957 il prototipo è pronto e disponibile a Torino, nella carrozzeria Allemano, responsabile della sua realizzazione. Per Jean Rédélé è amore a prima vista e decide di includerlo nella produzione di Dieppe. Questa automobile, che non ha una vocazione sportiva, monta il motore della 4 CV Renault di base e ne condivide anche la piattaforma. In seguito, nel 1958, il modello decappottabile A106 si evolverà integrando la meccanica della Dauphine e successivamente, nel 1959, si arricchirà del famoso telaio a trave centrale e di un tettuccio rigido “saldato” alla carrozzeria in grado di trasformare la decappottabile in “coupé sportiva”. In continua evoluzione, i fari di destra finiscono per inclinarsi ed essere protetti da una bolla di plexiglass.


LA BERLINETTE ALPINE

Nasce un’icona dell’industria automobilistica!

La carrozzeria in stile Berlinette compare per la prima volta sull’Alpine A108, ma raggiungerà l’apogeo con l’Alpine A110, un modello tanto elegante quanto performante che si impone in breve tempo come una vera e propria icona del settore automobilistico.

Il modello A108 nasce nel 1958 e in breve tempo viene proposto con varie carrozzerie. Al Salone di Parigi del 1960 è presentata l’elegantissima versione Berlinette Tour de France, più affusolata delle precedenti. Sarà sostituita nel 1962 dall’Alpine A110, dotata del motore della Renault 8. La Berlinette vanterà una lunga carriera commerciale: in produzione fino al 1977 (1978 per la versione FASA in Spagna), saranno quasi 8000 gli esemplari realizzati a Dieppe e circa 4000 i veicoli prodotti sotto licenza (Brasile, Messico, Spagna e Bulgaria).

La Berlinette sarà dotata di varie meccaniche Renault (Renault Dauphine, Renault 8, Renault 8 Major e Gordini, Renault 12 TS e Gordini… senza dimenticare la Renault 16!) per potenze che vanno da 50 a 138 CV SAE.

Messa nelle mani di grandi campioni questa vettura si farà conoscere dal grande pubblico. La Berlinette A110 si imporrà come una delle migliori auto da rally della sua generazione: campionati nazionali, campionato europeo, campionato del mondo, la A110 ha vinto di tutto tra il 1967 e il 1976, imponendosi in gare molto prestigiose come il Rally di Montecarlo, il Rally di Corsica, il Rally dell’Acropoli, il Rally del Marocco e il Rally di Saremo per ricordare solo le prove del campionato del mondo.

ALPINE A310

Jean Rédélé, a capo di Alpine, decide di lanciare l’Alpine A310 dopo la famosa Berlinette per rispondere alle esigenze degli amanti del volante che aspirano a conciliare velocità, sportività, confort, affidabilità ed esclusività.

L’A310 riprende nei grandi principi l‘A110: motore autoportante posteriore, telaio a trave centrale, sotto-insiemi meccanici 2+2 dallo stile molto personale. Se inizialmente era dotata di un motore a 4 cilindri 1600, questo è stato successivamente sostituito dal V6 PRV.

Con l’introduzione di qualche modifica al telaio e alle sospensioni e un leggero ritocco estetico, l’A310 V6 acquisisce quel soffio vitale che le mancava. Ormai proprietà di Renault, l’Alpine A310 corre nei rally e si guadagna il titolo di “Campione di Francia” alla fine della stagione 1977. Viene deciso di commercializzare le A310 con un kit carrozzeria in dotazione. L’Alpine A310 “Pack GT” disporrà, un po’ di tempo dopo, di un motore alimentato da due carburatori triplo corpo Weber che le consentirà di raggiungere i 234 km/h con il modello di serie prima di cedere il posto nel 1085 alle “GTA” nelle versioni aspirata (V6 GT) e turbo (V6 Turbo).

ALPINE “GTA”

L’Alpine “GTA” è la prima Alpine interamente progettata da Renault con il sostegno del Berex (Bureau d’Etudes et de Recherches Exploratoires) di Dieppe.

L’obiettivo era quello di sviluppare un veicolo che fosse nel contempo sportivo grazie al motore turbo, economico dato un SCx particolarmente performante e moderno per la tenuta di strada e l’allestimento degli interni. Questo modello ha inoltre beneficiato di alcune innovazioni come i vetri a filo superficie e i sistemi di sicurezza per la chiusura delle porte. Secondo i responsabili del prodotto, la diffusione in tutta la rete Renault e il nome “Renault Alpine” erano due garanzie di successo. Questo modello avrà un suo pubblico in Germania e in Svizzera, paesi noti per essere molto esigenti in fatto di auto sportive. In totale sono state prodotte 4660 V6 Turbo tra il 1985 e il 1990, a cui si devono aggiungere le 1509 V6 GT a motore aspirato.

ALPINE A610

L’A610 offre un livello di performance degno delle grandi GT europee. Confort ed alte prestazioni sono i suoi tratti distintivi.

L’Alpine A610 è, fin dal suo lancio, una delle auto sportive più performanti del mondo. La stabilità direzionale ad alta velocità è stata migliorata, il confort ha fatto progressi e la silenziosità tende a quella delle berline d’alta gamma, con un livello di dotazioni che rivela il cambiamento di filosofia: ABS, aria condizionata, servosterzo, autoradio con comandi al volante … in precedenza nessun’altra Alpine era stata in grado di offrire così tante dotazioni. Partner officiale delle Olimpiadi di Albertville, Renault crea una piccola serie di modelli in versione top di gamma e limitata. Anche l’Alpine rientra in questo novero con l’A610. I veicoli vantano una livrea ad hoc color Blanc Gardenia, cerchioni bianchi con bordi lavorati lucidi, stripping laterale e badge del logo ufficiale delle Olimpiadi Invernali sul retro nonché rivestimenti di pelle grigio chiaro con profilature blu elettrico.

Tra gli illustri antenati esposti a Rétromobile, la show car Alpine Vision rappresenta un’auto sportiva performante, elegante e leggera, dedita al piacere automobilistico più puro. Questa show car è solo un primo assaggio del modello di serie che Alpine presenterà al Salone di Ginevra del prossimo 7 marzo. Svelata nel Principato di Monaco a febbraio, Vision preannuncia la silhouette della futura Alpine fornendo nel contempo i primi indizi sulla composizione meccanica del veicolo. Come per tutte le Alpine, il motore è situato dietro ai sedili, in posizione centrale-posteriore. Vision e il modello che preannuncia sono stati entrambi progettati tenendo presenti una serie di obiettivi destinati a far ritrovare il piacere della guida:

  • Fare tutt’uno con il veicolo al servizio del controllo e delle sensazioni

  • L’agilità creata dalla leggerezza e dall’eleganza di una progettazione che va all’essenziale

  • L’autenticità di un’auto sportiva che si inscrive nella continuità di una storia

Prodotta a Dieppe in Francia, nello stabilimento Alpine, questa nuova vettura sportiva sarà commercializzata nel 2017, prima in Europa e a seguire in tutto il mondo.

LA BERLINETTE ALPINE

Nasce un’icona dell’industria automobilistica!

La carrozzeria in stile Berlinette compare per la prima volta sull’Alpine A108, ma raggiungerà l’apogeo con l’Alpine A110, un modello tanto elegante quanto performante che si impone in breve tempo come una vera e propria icona del settore automobilistico.

Il modello A108 nasce nel 1958 e in breve tempo viene proposto con varie carrozzerie. Al Salone di Parigi del 1960 è presentata l’elegantissima versione Berlinette Tour de France, più affusolata delle precedenti. Sarà sostituita nel 1962 dall’Alpine A110, dotata del motore della Renault 8. La Berlinette vanterà una lunga carriera commerciale: in produzione fino al 1977 (1978 per la versione FASA in Spagna), saranno quasi 8000 gli esemplari realizzati a Dieppe e circa 4000 i veicoli prodotti sotto licenza (Brasile, Messico, Spagna e Bulgaria).

La Berlinette sarà dotata di varie meccaniche Renault (Renault Dauphine, Renault 8, Renault 8 Major e Gordini, Renault 12 TS e Gordini… senza dimenticare la Renault 16!) per potenze che vanno da 50 a 138 CV SAE.

Messa nelle mani di grandi campioni questa vettura si farà conoscere dal grande pubblico. La Berlinette A110 si imporrà come una delle migliori auto da rally della sua generazione: campionati nazionali, campionato europeo, campionato del mondo, la A110 ha vinto di tutto tra il 1967 e il 1976, imponendosi in gare molto prestigiose come il Rally di Montecarlo, il Rally di Corsica, il Rally dell’Acropoli, il Rally del Marocco e il Rally di Saremo per ricordare solo le prove del campionato del mondo.

ALPINE A310

Jean Rédélé, a capo di Alpine, decide di lanciare l’Alpine A310 dopo la famosa Berlinette per rispondere alle esigenze degli amanti del volante che aspirano a conciliare velocità, sportività, confort, affidabilità ed esclusività.

L’A310 riprende nei grandi principi l‘A110: motore autoportante posteriore, telaio a trave centrale, sotto-insiemi meccanici 2+2 dallo stile molto personale. Se inizialmente era dotata di un motore a 4 cilindri 1600, questo è stato successivamente sostituito dal V6 PRV.

Con l’introduzione di qualche modifica al telaio e alle sospensioni e un leggero ritocco estetico, l’A310 V6 acquisisce quel soffio vitale che le mancava. Ormai proprietà di Renault, l’Alpine A310 corre nei rally e si guadagna il titolo di “Campione di Francia” alla fine della stagione 1977. Viene deciso di commercializzare le A310 con un kit carrozzeria in dotazione. L’Alpine A310 “Pack GT” disporrà, un po’ di tempo dopo, di un motore alimentato da due carburatori triplo corpo Weber che le consentirà di raggiungere i 234 km/h con il modello di serie prima di cedere il posto nel 1085 alle “GTA” nelle versioni aspirata (V6 GT) e turbo (V6 Turbo).

Fonte: Ufficio stampa Renault.

Redazione Fleetime.