guida autonoma

Il dott. Nicolai Martin è responsabile di un’area di innovazione stimolante e molto complessa all’interno del BMW Group: lo sviluppo della guida autonoma.

Il suo lavoro consiste nel rispondere a domande come: quale grado di automazione è utile? Cosa riserva al cliente il futuro dell’automazione?  E soprattutto: quale strada sta percorrendo BMW verso la guida autonoma?

Dott. Martin lei è un ingegnere fino in fondo. Qual è la sua forza motrice?

Da un lato, promuoviamo attivamente lo sviluppo di tecnologie innovative e conduciamo ricerche che sono praticamente di livello accademico. Ma consideriamo attentamente anche quali delle potenziali applicazioni implementeremo per offrire ai clienti di tutto il mondo un reale valore aggiunto. Alla fine della giornata, il nostro obiettivo principale è quello di soddisfare i nostri clienti. È un equilibrio affascinante, che non è sempre facile raggiungere.

Quale valore aggiunto offre un’auto con capacità di guida autonoma?

Fondamentalmente, l’automazione migliora il comfort e la sicurezza, poiché il sistema guida l’auto sempre nella stessa maniera, in ogni situazione, mentre noi esseri umani tendiamo a non farlo. I nostri clienti apprezzano questo tipo di assistenza, che in alcuni casi alleggerisce il loro carico di lavoro. Per esempio, abbiamo osservato che i guidatori in Europa, che hanno il nostro sistema Driving Assistant Professional installato nella loro auto, guidano con la funzione di guida longitudinale attivata per circa il 50% del tempo. La percentuale per la guida laterale è inferiore, ma al momento è comunque utilizzata per il 30% del tempo di guida (calcolato su 120 milioni di chilometri percorsi dai nostri clienti). È molto. La conclusione che ne traiamo è che abbiamo creato una funzione che offre realmente un valore aggiunto. In generale, i nostri sistemi sono estremamente ben accolti in tutto il mondo e hanno già dimostrato di rendere la guida più sicura ad oggi.

 Che ruolo avrà in futuro la guida autonoma nel contesto della mobilità individuale?

L’intelligenza di un veicolo diventerà sempre più importante in futuro. L’automazione della guida ha qui un ruolo strumentale. Ciò che è iniziato con caratteristiche minori, come il controllo automatico delle funzioni di illuminazione, oggi è già progredito fino al controllo assistito longitudinale e laterale del veicolo. Quando si guida da Monaco in Toscana per una vacanza, per esempio, non solo il sistema si occupa di accendere e spegnere i fari quando si passa attraverso le numerose gallerie lungo il percorso, ma mantiene anche il veicolo entro i limiti di velocità e a una distanza di sicurezza dai veicoli che lo precedono. Se andiamo oltre e aggiungiamo tutte le possibilità offerte dalla connettività e dalla conoscenza semantica del guidatore, l’auto si trasformerà sempre più in un compagno intelligente o addirittura in un amico che aiuta ed emoziona chi è alla guida. Stiamo espandendo questo aspetto passo dopo passo.

A che punto è BMW con la guida autonoma?

Abbiamo già implementato circa 40 funzioni di assistenza alla guida nei nostri veicoli che sono considerate tra le migliori sul mercato. Queste comprendono tutto quello che va dall’High Beam Assistant e dalla telecamera posteriore al Cruise Control intelligente con guida longitudinale e laterale, completo di riconoscimento dei semafori. Per quanto riguarda la sicurezza attiva, i nostri sistemi di assistenza alla guida ci aiutano a raggiungere il massimo punteggio di 5 stelle NCAP, mentre il Driving Assistant Professional, il top della gamma, ha già vinto dei premi. In sintesi, continuiamo a migliorare le nostre funzioni di livello 2.

E quando BMW inizierà a offrire ai clienti il livello 3?

Oltre a perfezionare le nostre funzioni di assistenza al guidatore (livello 2), stiamo lavorando duramente anche per garantire che i nostri veicoli siano in grado di raggiungere un livello di guida altamente automatizzato – cioè il livello 3 – e stiamo facendo ottimi progressi in questa direzione. Le nostre funzioni di assistenza automatizzata svolgono già una parte significativa del compito di guida e di parcheggio in molte situazioni. Ma il conducente deve ancora monitorare l’ambiente circostante ed è sempre pienamente responsabile del veicolo. Abbiamo già introdotto il parcheggio senza conducente sotto forma della funzione Remote Control Parking.

Cosa possiamo aspettarci dalla BMW iX completamente elettrica in termini di funzioni automatizzate?

La BMW iX è il primo modello del BMW Group a offrire funzioni di guida e parcheggio automatizzate basate su un nuovo toolkit tecnologico. Questo toolkit consentirà un continuo miglioramento ed espansione delle funzioni di assistenza alla guida e, nel medio termine, una guida altamente automatizzata (livello 3). Continueremo con il rollout del toolkit e lo implementeremo, per esempio, nella prossima generazione di modelli BMW Serie 7 e BMW Serie 5.

Nella BMW iX stiamo creando un vero valore aggiunto per i clienti raggruppando le singole funzioni di assistenza automatizzata in modo intelligente e secondo le situazioni di guida rilevanti. Il nuovo BMW Operating System 8 rende le nostre funzioni di assistenza alla guida ancora più facili da usare. Allo stesso tempo, abbiamo ridotto i controlli all’essenziale, assicurando che il conducente possa attivare rapidamente il grado ottimale di assistenza. La nostra attenzione si concentra sull’automazione globale e intelligente, sulla semplificazione dello stato del sistema e sul funzionamento intuitivo.

Una questione critica che riguarda la guida autonoma è la volontà dei conducenti di utilizzare le funzioni. Come ne assicurate l’accettazione?

L’accettazione varia molto da regione a regione. Cerchiamo di guadagnare la fiducia dei clienti adattando il comportamento del veicolo in modo che le persone si riconoscano in esso. La sicurezza ha sempre la massima priorità, quindi rendiamo il sistema più difensivo, il che significa che i clienti non saranno mai colti alla sprovvista da una guida troppo aggressiva. Un altro fattore importante è un concept di visualizzazione e di funzionamento coerente: come mostriamo al cliente in modo chiaramente visibile, per esempio, che il sensore ha rilevato il veicolo davanti e che la funzione è attiva? In futuro, potrebbe anche essere utile far risaltare deliberatamente uno o due sensori, invece di tendere a nasconderli come facciamo oggi.

 

 

Redazione Fleetime

Fonte: Press BMW