Nel 2016, il carico fiscale sulla motorizzazione in Italia raggiunge i 73 miliardi di euro, il valore più alto di sempre, nel rimodulare la fiscalità in chiave ambientale è importante mantenere una fiscalità di vantaggio per i carburanti alternativi favorendo così la diffusione dei veicoli ecologici e lo svecchiamento del parco. La percentuale su gettito complessivo si mantiene al 16% come nel 2015 e la percentuale su PIL è del 4,3%, contro una media europea del 3% circa.

Il carico fiscale complessivo gravante sulla motorizzazione italiana è nuovamente cresciuto nel 2016, raggiungendo i 73 miliardi di Euro, con un incremento dell’1,4% rispetto all’anno precedente. A fronte di un incremento dell’1,6% del totale delle entrate tributarie nazionali rispetto al 2015 – dinamica che riflette l’andamento positivo delle imposte indirette (+3,7%), basate sui consumi, e leggermente negativo delle imposte dirette (-0,1%) – la quota percentuale del gettito proveniente dal settore automotive sul gettito complessivo calcolato secondo il criterio di cassa, si mantiene stabile al 16%, come già nel 2015.

“Non dà segni di inversione di tendenza la crescita del prelievo fiscale derivante dal nostro settore che, dopo l’aumento già registrato nel 2015, primo anno di effettiva ripresa del mercato auto, è aumentato ancora nel 2016, fino a raggiungere il valore più alto di sempre, pari a 73 miliardi di Euro – commenta Aurelio Nervo, Presidente di ANFIA. Gli introiti derivanti dall’acquisto degli autoveicoli – IVA e IPT1 – risultano rispettivamente in crescita del 15,3% e dell’11,4%.

La percentuale del gettito fiscale derivante dal comparto sul PIL risulta del 4,3%, la più alta tra i maggiori Paesi europei, visto che la media si aggira attorno al 3%2. Il gettito derivante dall’utilizzo dell’autoveicolo resta la voce più rilevante, pari al 78,8% del gettito complessivo proveniente dal comparto, per un valore di 57,5 miliardi di Euro, sebbene risulti in calo dell’1,1% rispetto al 2015.

Il gettito derivante dall’acquisto e dal possesso, invece, cresce rispettivamente del 14,5% e del 9,1%, per un ammontare di 8,8 miliardi per il primo e 6,6 miliardi per il secondo. Riprendendo una posizione da noi più volte espressa su questo tema, riteniamo che, in considerazione dell’ingente contributo del settore per l’Erario, sia opportuno favorire tramite la fiscalità lo sviluppo della filiera dei veicoli a carburanti alternativi.

Come già indicato in occasione della consultazione pubblica sulla Strategia Energetica Nazionale (SEN) – che prevede la possibilità di introdurre misure di fiscalità e di promozione volte a garantire un miglioramento delle prestazioni energetiche ed ambientali del parco circolante – ANFIA ritiene opportuno mantenere un adeguato differenziale tra l’accisa sul gas naturale e quelle sugli altri carburanti, in ragione dei benefici ambientali che un suo utilizzo diffuso può generare.

Per lo stesso motivo, sarebbero auspicabili interventi finalizzati a dare maggior diffusione e rendere omogenei sul territorio nazionale i possibili vantaggi fiscali sui veicoli a carburanti alternativi (riguardo, ad esempio, alle tasse di immatricolazione e di possesso). In merito ai carburanti tradizionali, al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi di riduzione di CO2 al 2020/21 posti dai regolamenti comunitari, sarebbe, infine, auspicabile che qualsiasi possibile intervento sulle relative accise non avvenisse prima del 2022”.

Nell’analisi della ripartizione del prelievo calcolata sui diversi momenti impositivi del “ciclo di vita contributivo” degli autoveicoli, dopo la quota di tassazione derivante dall’utilizzo dell’autoveicolo nel corso dell’anno, di cui si è già detto, si mantiene al secondo posto la quota di contribuzione al momento dell’acquisto dell’autoveicolo (versamento IVA e IPT), pari al 12,1%, per un totale di 8,8 miliardi di Euro.

Questa voce è cresciuta addirittura del 14,5% rispetto al 2015 (quando risultava già in crescita del 13,1%), per via dell’incremento delle immatricolazioni di vetture nuove che, sulla scia dell’andamento positivo dell’anno precedente, hanno proseguito il trend di ripresa chiudendo il 2016 a +15,9%. Infine, il possesso dell’autoveicolo detiene una quota del 9,1%: 6,6 miliardi di Euro derivanti dalla tassa di possesso – il “bollo auto” – con un aumento del 9,1% (circa 55 milioni di Euro in più) rispetto al 2015. Questa tendenza potrebbe derivare, oltre che dalla crescita del parco circolante degli autoveicoli (+1,4% nel 2016), dalla messa in atto di maggiori controlli per ridimensionare il fenomeno dell’evasione di questa tassa.

A questo proposito, ricordiamo che, a partire dal 1°gennaio 2017, la Regione Lombardia ha introdotto3 la possibilità di pagare il bollo mediante addebito in conto corrente con RID, ottenendo uno sconto del 10% sul totale dovuto. Un automatismo che, qualora venisse adottato anche dalle altre regioni italiane, potrebbe contribuire ad arginare ulteriormente il rischio evasione, consapevole e non.

Passando ad esaminare nel dettaglio le singole voci di prelievo fiscale, in fase di immatricolazione degli autoveicoli sono stati versati, nel 2016, circa 7,15 miliardi di Euro (+15,3%), risultanti dal pagamento dell’IVA e dei diritti di motorizzazione (voce 3 della tabella.

CARICO FISCALE SULLA MOTORIZZAZIONE IN ITALIA FISCAL TAXATION ON MOTOR VEHICLE SECTOR (MILIARDI DI EURO)

                                                                                        2015      2016     var%

  2015/16

1. CARBURANTI / Fuels

35,85

34,82

-2,9

2. LUBRIFICANTI / Lubricants

0,98

1,00

2,0

3. IVA – ACQUISTO AUTOVEICOLI e DIRITTI MOTORIZZAZIONE

6,20

7,15

15,3

Vehicles acquisitions
4. IVA – MANUTENZIONE E RIPARAZIONE/ACQUISTO RICAMBI,
ACCESSORI E PNEUMATICI
Vehicles maintenance and repairing/Acquisitions of spare parts, accessories

9,90

10,20

3,0

and tyres
5. PEDAGGI AUTOSTRADALI / Motorway tolls

1,95

2,03

4,5

6. IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE (IPT)

1,52

1,69

11,4

Registrations / Transfer acts
7. POSSESSO (Bollo Auto ) / Vehicles ownership

6,06

6,61

9,0

8. PREMI ASSICURAZIONE RC, FURTO, INCENDIO

4,00

3,88

-3,0

Insurance prime (civil liability, coverage against fire and theft)
9. ALTRO (PARCHEGGI-CONTRAVVENZIONI etc)./ OTHERS (Parking fees-

5,50

5,62

2,2

Fine-etc.)
(A) TOTALE / Total

71,96

73,00

1,4

(B ) TOTALE ENTRATE TRIBUTARIE NAZIONALI / Domestic fiscal income

449,77

456,82

1,6

% CARICO FISCALE / Taxation (A)

16,0

16,0
SU ENTRATE TRIBUTARIE NAZIONALI on domestic fiscal income (B)

                                    CARICO FISCALE SULLA MOTORIZZAZIONE IN ITALIA

                                          FISCAL TAXATION ON MOTOR VEHICLE SECTOR

                                                    SECONDO IL CICLO DI VITA CONTRIBUTIVO

                                                                 (MILIARDI EURO)

                                                                                                                  % sul            VAR.%

Voci di prelievo                                                                  2015   2016     totale        2016/2015                                                                                                     

A. ACQUISTO                                                                      7,72    8,84       12,1             14,5

B. POSSESSO                                                                      6,06    6,61         9,1               9,1

C. UTILIZZO                                                                       58,18   57,55     78,8            – 1,1

TOTALE                                                                             71,96   73,00    100,0           1,4

   

 

Elaborazione ANFIA su dati e stime ACI, AISCAT, ANIA, AUTOPROMOTEC, ISTAT, MEF, MiSE, MiT, UP e altri organismi di settore ANFIA elaborations.

Data/estimates source: ACI, AISCAT, ANIA, AUTOPROMOTEC, ISTAT, MEF, MiSE, MiT, UP and other Italian sector institutions

Redazione Fleetime

Fonte Anfia