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FCA prende posizione sulla questione delle emissioni dei motori diesel. E’ la prima volta e la notizia è che i diesel FCA sono nella norma. Dal momento che negli ultimi mesi la questione delle emissioni “è stata oggetto di grande attenzione, particolarmente in Europa, dove il diesel è piuttosto diffuso – spiega la casa – FCA ha condotto un approfondito esame internodell’applicazione di questa tecnologia ai propri veicoli e ha confermato che le sue applicazioni motoristiche diesel rispettano le normative sulle emissioni loro applicabili”. Come sappiamo in Italia, dopo lo scandalo emissioni tedesco, il ministro dei Trasporti Graziano Del rio ha disposto controlli a tappeto (così come ha fatto il ministro dell’Ambiente Se golene Royal in Francia, dove Renault ha richiamato 15.000 auto). FCA tiene però a specificare che la sua nota è del tutto spontanea, così come non è un richiamo ma solo una “misura volontaria, non imposta né richiesta da alcuna autorità” la decisione di aggiornare “le proprie calibrazioni Euro 6 con nuovi set di dati per migliorare la prestazione in termini di emissioni in condizioni di guida reali”. Le nuove calibrazioni saranno pronte da aprile 2016 e allo stesso tempo FCA accelererà i programmi in corso per estendere l’applicazione della tecnologia di Active Selective Catalytic Reduction (o SCR).

Cosa sta facendo FCA

Come anticipato, da questa primavera le nuove calibrazioni saranno pronte e disponibili su tutte le nuove auto in vendita, ma anche gli altri possessori di vetture FCA Euro 6, nell’ambito delleattività di aggiornamento delle calibrazioni dei veicoli che vengono effettuate periodicamente, potranno accedervi e gratuitamente. L’obiettivo per il secondo trimestre del 2017 è invece quello di rendere disponibile su ulteriori famiglie di motori diesel la tecnologia di Active Selective Catalytic Reduction, già impiegata in alcuni veicoli FCA, per migliori prestazioni in materia di emissioni inquinanti e “prima di quanto richiesto da ogni prescrizione di legge applicabile”. Una decisione presa sia per coerenza con gli obiettivi aziendali, sia per rispondere alla crescentepreoccupazione dei clienti in materia.

FCA su test in laboratorio e condizioni di guida reali

Un altro aspetto della vicenda sulle emissioni dei motori diesel che ha fatto molto discutere riguarda la differenza tra i risultati dei test in laboratorio e le emissioni di CO2 nelle reali condizioni di guida. FCA approfitta della stessa nota per dichiarare che i suoi diesel danno medesimi risultati in ogni condizione, “sia che il veicolo si trovi in laboratorio o su strada; i veicoli diesel FCA, se testati in base all’unico ciclo di prova prescritto dalle norme Europee (NEDC) fanno registrare risultati entro i limiti di legge e rispettano le relative prescrizioni”.

Costa sta cambiando in Europa

Oggi, come abbiamo spiegato nell’articolo (che vi consigliamo di leggere) sui cicli di omologazione, in Europa i veicoli vengono sottoposti a prove da “una varietà di soggetti, in diversi stati membri, usando una varietà di procedure, nessuna delle quali è prescritta dalla legge o omogenea alle altre”. Anche FCA ricorda che l’Unione europea si sta adoperando per l’adozione di una nuova procedura di prova, “con l’obiettivo di avvicinarla a ciò che ci si attenderebbe in condizioni di guida reali”. E c’è anche una commissione composta da 45 commissari straordinari che stanno accertando se e quali norme sono state violate dai Paedi membri o dalla Commissione Ue prima che scoppiasse lo scandalo emissioni. FCA ha dichiarato di appoggiare tale impegno e “accoglie positivamente l’introduzione di nuove regole che dovrebbero essere fonte di chiarezza per i clienti e per l’industria. FCA intende reagire a questo cambiamento e si sta muovendo in modo proattivo per predisporre le sue calibrazioni in materia di emissioni ad un più rapido adattamento allo standard RDE in fase di sviluppo”.

 

 

 

 

 

 

fonte omniauto.it