I diritti del modello acquistati da un ente governativo turco: Si chiamerà Tunitak. L’obiettivo è costruire un’auto elettrica “nazionale” di massa entro il 2020.

Saab 9-3, esempio di sportività made in Sweden di fine anni ’90 ed erede diretta della 900 Turbo rinascerà, ma in una forma completamente diversa da quella che conoscevamo. Il dipartimento turco di ricerca scientifica e tecnologica (Turkiye Bilimsel ve Teknolojik Arastirma Kurumu) ha, infatti, acquistato la proprietà intellettuale e i diritti di sfruttamento della vettura dalla National Electric Vehicle Sweden, con lo scopo di produrre una macchina elettrica di massa costruita con tecnologia nazionale. L’auto però si chiamerà Tubitak, dal momento che, come specifica il ministro della Scienza, dell’Industria e della Tecnologia Fikri Isik ”Abbiamo acquisito i diritti sulla proprietà intellettuale della Saab 9-3 ma non il nome. Il brand (con cui verà prodotta la vettura, ndr) sarà turco e non sarà Saab. Svilupperemo la tecnologia in Turchia”. E una volta in produzione ”almeno l’85% delle componenti sarà di origine turca”.

AUTARCHIA GREEN – Le dichiarazioni sono arrivate a tre giorni di distanza dalla presentazione da parte dello stesso ministro di tre prototipi della prima vettura ”nazionale” del Paese. Le tre auto, seppure camuffate, denotavano una stretta parentela con la Saab 9-3 e presentavano un frontale fortemente ispirato dalla Cadillac BLS, con cui la vettura svedese ai tempi condivideva parte della componentistica. Per produrre la macchina nazionale in Turchia, secondo le dichiarazioni del ministro riportate dall’agenzia Anadolu, vi sarebbero due strade: cooperare con qualche brand automobilistico internazionale o fare tutto autonomamente. In questo secondo caso, il piano di sviluppo prevedrebbe un costo stimato in un miliardo di dollari (circa 880 milioni di euro) e un tempo di realizzazione di almeno cinque anni. Per Isik, lo scopo principale della Turchia è guadagnare posizioni nella produzione di veicoli elettrici con grande autonomia di percorrenza e l’acquisto ”di questa piattaforma permetterà di realizzare tale obiettivo” entro il 2020.

E SAAB? – La NEVS aveva acquisito nel 2012 il marchio Saab e gli asset della divisione auto della storica Casa svedese per produrre la 9-3 elettrica, il cui ultimo esemplare è stato venduto all’inizio di quest’anno: la cessione dei diritti rappresenta un passo importante nella cooperazione iniziata con l’organizzazione statale nel giugno del 2015 e che ora appare destinata a proseguire a lungo. Per la società scandinava che dal 2014 in pratica è in amministrazione controllata, si tratta di una boccata d’ossigeno che potrebbe aiutarla a produrre il veicolo elettrico totalmente nuovo già annunciato sul proprio sito.

 

Redazione Fleetime

 

Fonte Ansa