Credit: ACEA
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L’Associazione Europea dei produttori Automobilistici (European Automobile Manufacturers Association, ACEA) ha rilasciato i dati relativi alle immatricolazioni di veicoli “plug-in”, ossia elettrici puri o ibridi plug-in, per il trimestre appena terminato nei Paesi dell’Unione Europea, con l’aggiunta di Svizzera e Norvegia. L’inizio del 2015 riserva una bella sorpresa al segmento passeggeri della mobilità elettrica, con un incremento del +117.9% nel confronto diretto con il primo trimestre del 2014: allora le immatricolazioni furono 11,304, oggi sono 24,630. Le cifre sono riferite complessivamente ad auto 100% elettriche (Battery Electric Vehicle) ed ibride plug-in (Plug-in Hybrid Electric Vehicles). Forte il contributo proprio delle due nazioni outsider rispetto all’unione monetaria, nella fattispecie Norvegia e Svizzera, che vantano un +40.3% (vale la pena di ricordare che la Norvegia conta già una penetrazione di veicoli elettrici nel parco macchine nazionale altissima) ed un sorprendente +105.6%. Guardando all’intera Europa, le immatricolazioni di auto elettriche nei primi tre mesi del 2015 hanno raggiunto le 33,835 unità, facendo prevedere come possibile lo sforamento delle 120mila unità entro fine anno. Nel 2014 le immatricolazioni furono 75,331. I mercati più forti per l’elettromobilità europea si sono rivelati sin ora la Norvegia, con 8,099 immatricolazioni per lo più 100% elettriche, la Gran Bretagna, con 8,026 unità, in maggioranza PHEVs, che valgono per altro una crescita dall’anno scorso del 450%, e la Germania, con 4,542 veicoli elettrici.

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