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Con la presentazione del giorno 28 ottobre Musk ha svelato la connessione tra TeslaMotors e Solar City: il silicio.

In elettronica il Silicio è l’elemento portante assieme al rame ma a differenza di questo, non viene sostituito da altri materiali da decenni, per via della sua affidabilità, del costo e per il suo primato come secondo materiale più diffuso sulla faccia della terra. Parliamo tecnicamente di ossido di silicio  che viene disciolto e poi raffreddato, una struttura basilare che può trasformarsi volgarmente in vetro, circuiti elettronici e pannelli solari.
Ma dove troviamo la connessione con TeslaMotors? L’acquisizione agli atti da parte dell’azienda del sudafricano Musk della consociata Solar City ha un interesse importante basato anche sulla nuova divisione dell’azienda californiana: Tesla Glass, letteralmente Vetro Tesla, scaturita oggi in un prodotto presentato proprio alcuni giorni fa e chiamato “Tetto Tesla” (Solar Roof, ndr): una vera e propria tegola di copertura in diversi colori e formati (c’è anche la tegola toscana) capace non solo di svolgere le funzioni del classico “coppo”, ma anche e sopratutto di produrre energia con un’efficienza inferiore di solo il 2% rispetto ai classici, antiestetici, pannelli solari appoggiati sulle tegole.
Non si tratta di una novità perché da decenni aziende e imprese presentano tegole fotovoltaiche, questa volta però abbiamo un prodotto annunciato molto efficiente, bello da vedere ed incredibilmente robusto, in grado di sostituire appieno una Tegola. Se questo non bastasse consideriamo un’azienda californiana che punta alla diversificazione abbracciando tutti gli elementi che compongono l’auto elettrica: la generazione di energia, lo stoccaggio ed il suo utilizzo a bordo del veicolo. Con queste premesse il “Tesla Glass Team” punta ad integrare in componenti che ad oggi per noi sono solo di protezione dagli agenti atmosferici come il tetto delle nostre case ed il tetto delle auto, le funzioni di generazione di energia, e lo fa annunciando che la tecnologia del solar roof e del tesla glass saranno integrate anche nella futura Model 3.
Ora molti sgraneranno gli occhi pensando ad un’auto che si ricarica con il sole: sbagliato.
Si tratta di un’immensa flotta di veicoli con pannelli solari integrati, in grado di ripristinare parte dell’energia in batteria. Questo perché il rendimento del migliore pannello solare ad oggi è circa del 25%, ovvero un quarto della potenza irradiata messa a disposizione dal sole che nelle migliori condizioni (celo terzo, mezzogiorno) arriva ad essere di 1000W/mq, ovvero la potenza di un microonde + quella di un frigorifero accesi assieme. Ma il 25% di questa potenza è di soli 250Watt, ovvero quella di un televisore. E’ per questo che si usano tanti pannelli solari, oggi, ed in futuro saranno sempre meno aumentando l’efficienza, un futuro che però non è quello di fine 2017 (o 2018), periodo di prime consegne della Model3.
E’ dunque importante investire in questo modello di business, basato sullo sfruttamento diretto dell’energia del sole (quando ci avvicineremo al 90% di efficienza dei pannelli solari, avremo tutta l’energia che ci serve per vivere sulla terra, senza bisogno di altre fonti) ed è bene che sia un’azienda senza paura a farlo, rischiando in proprio e basandosi sull’emozionalità di veicoli e prodotti.
Ed è quello che Musk è in grado di fare: emozionare, stupire e sfidare diversi segmenti di mercato.
Redazione Fleetime.