Pensare che Google possa creare un auto in grado di avere una guida autonoma è poco credibile, eppure l’azienda statunitense ha realizzato questo progetto mettendo alla guida di esso l’ingegnere Sebastian Thrun, direttore del Laboratorio di Intelligenza Artificiale Stanford e co-inventore di Google Street View.

PRESENTAZIONE E DEBUTTO- Google annunciò il progetto lo scorso maggio, presentando il progetto come la sua ” Self-Driving Car “, la Google Car ha già debuttato nelle strade californiane testando la guida autonoma sperando che in futuro si possano vedere circolare sulle strade californiane le proprie vetture, tantoché sulle strade californiane è già consentita la circolazione di vetture senza conducente umano.

SISTEMA DI GUIDA- la Google Car ora è completamente funzionante, essa è equipaggiata da un sistema di sensori e
algoritmi capaci di comandare le parti meccaniche garantendo affidabilità e sicurezza.

Così sicura da avere difficoltà a muoversi nel traffico. La Google Car a guida autonoma è talmente ligia al Codice della strada (giustamente) da non riuscire a districarsi nel traffico cittadino.

CONVIVENZA DIFFICLE – Dal 2009, dopo sei anni di test e 3,1 milioni di km percorsi, sono stati 16 gli incidenti (tutti di lieve entità) che hanno coinvolto una Google Car a guida autonoma. A ben vedere, in tutti i casi la responsabilità è stata di una persona umana, l’autista “di sicurezza” a bordo dell’auto. L’ultimo incidente è accaduto il 20 agosto: l’auto, guidata da un driver Google, ha inchiodato manualmente con troppa forza (un gesto istintivo del driver) per far passare un pedone, finendo tamponata dalla berlina che sopraggiungeva dietro. Il rapporto di Google sull’incidente spiega che se l’auto fosse stata priva di conducente, avrebbe frenato in modo meno improvviso e l’incidente (probabilmente) si sarebbe evitato. “Il vero problema è che la Google Car è troppo sicura” ha dichiarato Donald Norman,direttore del Design Lab di San Diego della University of California. Anche perché “tecnologia e fattore umano difficilmente riescono a convivere”.

MAL DI TESTA – esempio? Un ciclista, fermo ad un incrocio, ha mandato in crisi il software di bordo della macchina di Google. Questo perché non era completamente immobile, ma ondeggiava leggermente sulla bici per tenersi in equilibrio. In questo caso nessun incidente, ma come in un surreale balletto, macchina e ciclista sono rimasti per minuti senza sapere chi dovesse procedere. Con un guidatore umano sarebbe probabilmente bastato un cenno di intesa.

LA PRUDENZA NON E’ MAI TROPPA – Una dimostrazione ulteriore dell’eccessiva prudenza della Google Car: la Google Car, ferma a un semaforo, rileva l’arrivo dal lato opposto un’auto a velocità sostenuta, che poi si ferma regolarmente per il rosso. La Google Car fa ugualmente un balzo a destra, innaturale e non necessario. Questo perché il sistema laser montato sull’automobile prevede che se un veicolo proveniente dalla direzione opposta si avvicina a velocità troppo sostenuta, la macchina si sposta automaticamente per evitare o ridurre l’impatto della collisione,la domanda sorge spontanea, unico prototipo ingegnere fifone.

Ma tutto questo sarà in grado di sostituire l’occhio e il cervello umano?