Auto Elettriche (ECV, include BEV, EREV, FCEV, PHEV)

 

Molti paesi adottano dunque misure per promuovere i veicoli elettrici, le cui vendite per ora si determinano se è previsto un contributo economico all’acquisto del veicolo.

Nel 2016 sono state immatricolate nell’Ue allargata circa 206.600 autovetture elettriche, con un incremento del 10% sul 2015.

Nel 1° semestre del 2017, il mercato dei veicoli ECV ammonta a 127.573 immatricolazioni, in crescita tendenziale del 33,6%, grazie soprattutto alla crescita dei veicoli elettrici a batteria BEV

che crescono ad un ritmo superiore rispetto ai veicoli ibridi plug-in PHEV (+42,6% contro +29%). Il mercato leader nell’Unione Europea allargata è la Norvegia, che, con 27.202 vetture ECV immatricolate (+23,1%), supera il Regno Unito

con 22.370 immatricolazioni (+14,7%). Al terzo posto troviamo la Germania, che, grazie ad un’ottima performance (22.465 immatricolazioni, +113,5% su gennaio-giugno 2016), supera la Francia, in crescita del 14,2% con 18.464 immatricolazioni.

L’Italia è all’11° posto in classifica, con 2.320 immatricolazioni, in crescita del 59,7% rispetto al 1° semestre del 2016.

I fattori di maggior interesse all’acquisto di un’auto elettrica per i consumatori sono rappresentati da:

  • contributo alla salvaguardia dell’ambiente;
  • benefici derivanti dal poter circolare con un’auto elettrica nelle corsie preferenziali destinate agli autobus;

  • vantaggi fiscali;
  • permessi di parcheggio nelle aree centrali delle città;
  • sussidi governativi come l’esenzione dalla tassa di acquisto, IVA, costi di pedaggio stradale, imposta di registro e tassa annuale di circolazione. Cresce l’interesse delle società di leasing a popolare le proprie flotte anche con auto elettriche                                                                        con soluzioni di mobilità per tutti i tipi di aziende e anche quello delle società di car sharing.

immatricolazioni auto elettriche

Più di un quinto del mercato europeo delle auto elettriche nuove è immatricolato in Norvegia e il trend continua a crescere, +23% nei primi 6 mesi del 2017; le vetture ibride plug-in però registrano un aumento tendenziale superiore rispetto alle vetture a batteria

+41,5% contro +25,9%. In Norvegia, il Governo ha attuato, a partire dal 1990 (27 anni fa!), una serie di misure per sostenere l’auto a zero emissioni, che includono:

  • Nessuna tassa all’acquisto o all’importazione per auto a zero emissioni (1990)
  • 25% di esenzione IVA sull’acquisto (2001)
  • Basse tasse di circolazione (1996)
  • Nessun pedaggio su strada o ferries (1997 and 2009)
  • Accesso alle corsie degli autobus (2005)
  • 50 % di riduzione sulla “company car tax” (2000)
  • 25% di esenzione IVA sul leasing (2015)

Il governo norvegese ha pianificato così una serie di provvedimenti che riguardano la durata delle esenzioni fiscali per le auto elettriche prolungate solo fino al 2017

dal 2018 inoltre, anche le emissioni zero dovranno pagare l’imposta annuale applicata a tutti i veicoli circolanti su strada, inizialmente per la metà dell’importo fino al 2020, poi per intero.

Alle amministrazioni locali verrà invece lasciata la decisione sulla gratuità dei parcheggi per i veicoli elettrici e sulla circolazione nelle corsie dedicate ai mezzi pubblici.

Le misure adottate hanno consentito uno sviluppo esponenziale del mercato auto a trazione elettrica in Norvegia: circolano oltre 160mila auto elettriche, di cui circa 100mila auto a batteria. Su un totale oltre 2,6 milioni di autovetture la flotta di veicoli ECV incide per oltre il 6%.

Electric vehicle in Norway

L’associazione norvegese degli importatori, evidenzia che parallelamente alla crescita del parco, si è reso necessario sviluppare un servizio per lo smaltimento e il riciclaggio delle batterie esauste.

Mentre le batterie al piombo vengono rimosse dai veicoli fuori uso e recuperate quasi al 100% attraverso uno schema di riciclaggio, per le batterie al litio occorre operare con maggiore sicurezza durante la loro rimozione dal veicolo cosa non facile in quanto la loro pericolosità è maggiore e poi procedere con le operazioni di recupero dei materiali.

Grazie all’ottima performance della prima metà del 2017 (+113,5%), la Germania, con 22.465 immatricolazioni di auto elettriche, supera il Regno Unito, rappresentando il 17,6% del mercato dell’UE+Efta.

Il Governo ha raggiunto a fine aprile 2016 un accordo con la Case costruttrici per agevolare l’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in, attraverso gli incentivi, impegnando 1 miliardo di euro (vedi pagina 4).

A fine 2016 in Germania circolano 45,80 milioni di auto, il 65,5% alimentate a benzina, il 32,9% diesel e solo l’1,6% ad alimentazione alternativa, di queste le auto ibride circolanti sono 165.405 unità, quelle elettriche 34.022, mentre le auto a gas sono poco più di 533 mila.

Nel 1° semestre del 2017, il Regno Unito registra una crescita tendenziale del 14,7% e rappresenta il 17,5% di tutto il mercato europeo. Risultano in crescita le immatricolazioni delle auto a batteria (+46,1%), ma risultano in calo dell’1% quelle delle ibride plug-in.

Il Governo sostiene da qualche anno la produzione di veicoli elettrici. Le misure fin qui adottate per una mobilità sostenibile, si estendono anche all’offerta di trasporto pubblico alternativo a quello privato nelle città più grandi per rispondere all’aumento della popolazione urbanizzata e ai limiti imposti per la circolazione nei centri urbani.

La Francia chiude il 1° semestre del 2017 con 18.464 immatricolazioni di auto elettriche e un incremento tendenziale del 14,2%. Anche in Francia il Governo supporta la domanda e gli investimenti dei costruttori sui veicoli elettrici                                                                                    incoraggiando la crescita del mercato ad alimentazione alternativa e aumentando le spese in R&D nel settore. Uno degli elementi di criticità della crescita del mercato delle auto elettriche, oltre ai costi di acquisto                                                                                                                    riguarda la necessità di realizzare stazioni per la ricarica più capillari in tutta la regione.

L’Italia si posiziona all’undicesimo posto di questa classifica con sole 2.320 autovetture elettriche (+59,7%) immatricolate nel corso dei primi sei mesi del 2017, con un’ottima performance nel 2° trimestre 2017                                                                                                                        +105%. Il 10° segmento delle auto a batteria conta 1.001 nuove immatricolazioni (+48%) e quello delle auto ibride plugh-in 1.209 (+64%).

I vantaggi dell’auto elettrica si concretizzano nel nostro Paese in: meno consumi rispetto ai carburanti tradizionali 20% in meno di premio con alcune compagnie assicurative, accesso senza limiti in zone a traffico limitato in tante città italiane e parcheggio gratuito sulle strisce blu, esenzione del pagamento della tassa di circolazione per 5 anni, riduzione dell’inquinamento acustico e azzeramento delle emissioni di CO2 locali durante la guida. Attualmente non sono previsti incentivi pubblici all’acquisto di un’auto elettrica.

 

 

 

Redazione Fleetime

Fonte ufficio stampa Anfia