Di Luca Talotta 

 

Dalla proprietà all’uso dell’auto, cambia il mondo italiano e cambiano le abitudini. È questo il quadro che emerge dal rapporto sulla sharing mobility di ANIASA, presentato oggi presso il The Westin Palace di Milano. L’associazione, che rappresenta a livello nazionale l’industria dell’autonoleggio e dei servizi automobilistici, ha messo in mostra i dati sullo sviluppo del noleggio breve e lungo termine e la diffusione del car sharing.

Massimiliano Archiapatti, Presidente ANIASA: “I numeri del 2017 sono importanti, belli, da condividere – le sue parole – ma ci interessa anche condividere il posizionamento dell’associazione oggi. Aniasa sta lavorando, come fatto negli ultimi 50 anni, per aiutare lo sviluppo del nostro paese.”

E i dati, finora, pare diano ragione all’associazione: il settore del noleggio nel 2017 ha chiuso con un fatturato a 6,2 miliardi di euro, un +7% rispetto ad un anno prima: “Abbiamo una flotta da un milione di veicoli – prosegue Archiapatti – per 407mila veicoli immatricolati e una quota di mercato pari del 22%. A conti fatti, più di un’auto su 5 viene immatricolata per essere noleggiata”.

Vetture che percorrono 23 miliardi di chilometri all’anno e che, nel primo trimestre 2018, non sembrano fermare il proprio sviluppo: +11% di immatricolazioni, +16% di fatturato: “La tendenza è uno spostamento dell’asse culturale che si sta accelerando – precisa ancora il Presidente Massimiliano Archiapatti – anche il diesel cresce, nonostante tutto; ma la gente sta passando, a grandi falcate, dall’idea del possesso dell’auto a quella dell’utilizzo”.

Gli fa eco Giuseppe Macchia, referente per la sezione Car Sharing di ANIASA: “Numeri tutti estremamente positivi – precisa – abbiamo oltre 1 milione e 300 mila iscritti, con un +21% rispetto al 2016 ma con utenti addirittura raddoppiati sul 2015; noleggi? Oltre 7 milioni l’anno, il che vuol dire che ogni giorno ci sono circa 20mila noleggi”.

Ma molto si può ancora fare: “Milano e Roma la fanno da padrona, con l’80% di iscritti, vetture e noleggi. Dobbiamo lavorare per aumentare la massa critica e la frequenza di noleggio.  Inoltre c’è bisogno di regole chiare ed uniformi in tutte le città, oltre ad un quadro normativo unico”.

 

 

Redazione Fleetime