Fleet Manager I Fleet Manager sono uomini di Azienda, e di numeri se ne intendono : per questo sanno bene che esiste un fattore trainante dell’economia e dei trasporti in grado di crescere del 7,5% ogni anno per 83 anni continuativi !!!! Quasi nessun prodotto finanziario, o indice di Borsa, e praticamente nessuna performance aziendale al mondo è riuscita a collezionare un tale risultato continuativo di così lungo periodo.

E la dimensione che ha ottenuto questo favoloso incremento è proprio quella su cui abitualmente si siedono ogni giorno per svolgere la propria attività : è la crescita della potenza della loro auto Diesel.

Dalla Mercedes “260D” del 1936, la prima auto a Gasolio al mondo con i suoi 2500 cc e 44 Cavalli, alla ultima motorizzazione Audi V8 Biturbo 4.0 Litri da 435 Cavalli (presa semplicemente come esempio di confronto) passa una crescita del 990% in termini di potenza espressa su un corpo vettura.

Ma soprattutto passa la graduale trasformazione culturale e commerciale di un motore che, nato prioritariamente per uso lavorativo “pesante” si dimostrò subito capace di affrontare le prime crisi energetiche soppiantando nell’uso privato il motore a benzina grazie al suo basso consumo, ed infine si estese all’utilizzo “di elite” equipaggiando le prime 4×4 fuoristrada in voga negli anni ’80 e poi pian piano motorizzando le diverse “Ammiraglie” e berline “Premium” dagli anni ’90.

Diesel : l’operaio che seppe vestire lo Smoking

Sappiamo cosa accadde però a partire dal 2015 : con lo scandalo DieselGate contemporaneamente le Case Auto – per la prima volta – al Salone di Francoforte escludevano il Diesel dalla vetrina delle Supercar e delle auto Premium, indirizzando le novità previste sulla trazione elettrica ed Ibrida. Per poi arrivare alla cronaca più recente, con la sequela di blocchi alla circolazione ed i preannunciati tagli alla produzione da parte dei Costruttori.

MILD Hybrid : il ritorno alla razionalità, anche per le Flotte

Sotto questa guerra al Diesel scompare anche la pioggia di cifre che ogni Costruttore opponeva ai propri concorrenti quando, in accompagnamento ad un nuovo modello a Gasolio, esternava per ogni “upgrade” una crescita esponenziale di potenza e prestazioni con la contemporanea riduzione “miracolosa” di consumi ed emissioni.

Sono bastate poche righe su Fleetime per spiegare ai Fleet Managers che, finita l’era delle cifre e degli Steps di emissione “Euro N”, la nuova frontiera “MILD” consente alle Flotte di proseguire il loro rapporto con il Diesel ammettendo, con il bionomio Ibrido, un nuovo unico denominatore di crescita ed Upgrade basato sulla funzionalità ed utilizzo efficiente del motore. Insomma, si ritorna alla ragionevolezza ed alla praticità.

Fleet Manager – La Flotta di domani : Elettrico o Idrogeno per pochi, Diesel Ibrido per tutti?

Le rapide trasformazioni dei Segmenti Auto ci fanno presagire una decisa “deriva Full Electric” per molti modelli e Marchi Premium (segmenti da “D” in su) , senza tuttavia tralasciare l’azione di R&D che molti Costruttori proseguono sull’Idrogeno. Presumibilmente, al di sotto di queste fasce, sarà ancora facile vedere un gran numero di auto in Flotta di Segmento “C” e minori equipaggiate con un bionomio “Gasolio + Ibrido”, in cui l’esperienza e la capacità di gestione meccanica e commerciale ricavata nel corso degli anni suggerirà il proseguimento di una tecnologia conosciuta, apprezzata ed affidabile.  Affidando finalmente di nuovo alla razionalità ed alla capacità selettiva dei Fleet Manager il destino, ed il futuro, del Diesel.

Redazione Fleetime