Il panorama delle flotte aziendali è cambiato. Negli ultimi anni il reporting è diventato una priorità per il 94% dei gestori di flotta, addirittura il 63,3% lo considera uno strumento essenziale per svolgere il proprio lavoro. Queste sono le statistiche principali emerse da una ricerca del Corporate Vehicle Observatory di Arval Italia commissionata a GR Advisory.

I dati analizzati dalla ricerca – condotta su 245 aziende – hanno messo in luce come, nel 75,5% dei casi, l’obiettivo dell’analisi gestionale sia il controllo dei costi: chilometri, consumi e incidentalità sono le voci più importanti che i fleet manager analizzano; infatti è alla loro figura professionale che nel 57% dei casi viene affidata la redazione del reporting aziendale sulle flotte.

Uno strumento gestionale che nel 61,2% dei casi ha una periodicità mensile, mentre il 26,5% delle aziende lo considera utile trimestralmente e il restante 12,3% usa tempistiche più ampie. Tra gli strumenti più utilizzati per l’elaborazione di dati il foglio di lavoro Excel rimane saldamente in vetta con il 41,8% di utilizzatori, mentre solo il 18,2% dei manager si avvale di software gestionali specializzati e il 15,2% utilizza sistemi su misura creati internamente.

La caratteristica più apprezzata di questi strumenti – dal 73,5% degli intervistati – è la possibilità di avere un cockpit di controllo con visibilità immediata di tutti i dati che riguardano il parco autoveicoli, praticità amplificata dal possibile utilizzo di app dedicate, ben considerate dal 77,6% delle aziende, che consentono un facile monitoraggio anche da apparecchi nomadi quali: smartphone, tablet e phablet.

L’attenzione dei gestori si concentra essenzialmente nell’ottimizzazione dei costi e nella gestione efficiente dei veicoli infatti l’ 81,6 % considera i dati più utili quelli sui spese e consumi.

La ricerca ha anche evidenziato come i dati vengano confrontati con dei KPI (Key Performance Index) che nel 63,2% sono basati sul obiettivi aziendali e nell’8,3% si confrontano con delle valutazioni di mercato.

I KPI rappresentano anche uno dei parametri di valutazione dell’operato del fleet manager che si conferma sempre più una figura strategica all’interno delle aziende in funzione anche della sempre più ampia disponibilità di dati che per il 70% produrrà un vero salto di qualità nella misurazione e nell’ottimizzazione dei KPI per la flotta anche se in tempi non immediati.

 

 

Fonte: Ufficio stampa GR Advisory.

Redazione Fleetime.