UNI 11977:2025- Il primo bilancio per i Fleet Manager
A distanza di sei mesi dall’entrata in vigore, la norma tecnica sta spingendo la professionalizzazione: crescono le richieste di certificazione e i corsi di formazione per i manager della mobilità.
UNI 11977:2025, la norma entrata in vigore lo scorso maggio, non è rimasta lettera morta. A sei mesi di distanza, si registra un chiaro impatto sul mondo della mobilità aziendale: lo standard tecnico che definisce le competenze di Fleet Manager, Mobility Manager e Travel Manager sta agendo come un potente catalizzatore per la professionalizzazione del settore.
In un contesto dove la transizione elettrica e le nuove normative fiscali rendono la gestione delle flotte più complessa, il riconoscimento formale delle competenze – offerto dalla UNI 11977 – è diventato rapidamente un elemento distintivo sul mercato.
Competenze al centro: formazione in crescita
La norma, che ha sostituito la precedente UNI/PdR 35:2018, individua quattro figure chiave e ne dettaglia compiti e conoscenze (secondo i criteri del Quadro Europeo delle Qualifiche – EQF):
- Fleet Manager: Gestisce la flotta aziendale (auto, mezzi commerciali, elettrici), ottimizzando il Total Cost of Ownership (TCO) e garantendo la conformità normativa.
- Travel Manager: Pianifica, organizza e coordina le trasferte aziendali.
- Mobility Manager: Si occupa della mobilità casa-lavoro e promuove l’uso di mezzi sostenibili e condivisi (come previsto dal Decreto Rilancio).
- Chief Fleet Mobility and Travel Officer (Chief FMT Officer): La figura apicale che supervisiona e integra tutte le strategie di mobilità e trasferta a livello aziendale.
Il bilancio di questo primo semestre è marcato da una forte domanda di formazione specifica. Le associazioni di categoria e gli enti di formazione registrano un aumento delle iscrizioni ai percorsi che preparano all’esame di certificazione di terza parte. Questo perché la certificazione accreditata è sempre più richiesta come garanzia di affidabilità per le aziende, elevando il Fleet Manager da un ruolo puramente operativo a una funzione strategica.
La visione integrata e la spinta all’elettrico
UNI 11977:2025 si distingue per l’introduzione del Chief FMT Officer, una figura apicale che unisce sotto un’unica strategia le flotte, i viaggi e la mobilità casa-lavoro. Questo approccio integrato è cruciale per le aziende che puntano a un vero net zero non solo nella produzione, ma anche negli spostamenti dei dipendenti. La norma, quindi, sta orientando le Car Policy e le strategie aziendali verso un utilizzo più efficiente e intermodale dei mezzi.
La riscrittura dei ruoli professionali arriva in un momento cruciale per l’elettrificazione. Come commentato da esperti del settore, i professionisti certificati dalla UNI 11977 sono ora meglio attrezzati per affrontare i nodi dell’elettrificazione, dalla gestione dell’infrastruttura di ricarica ai nuovi calcoli sul TCO (Total Cost of Ownership), accelerando di fatto l’adozione dell’elettrico e fornendo alle aziende i driver competenti per superare le incertezze iniziali.
In conclusione, a sei mesi dall’entrata in vigore, la UNI 11977:2025 non è solo una norma sulla competenza, ma un fattore abilitante che sta elevando lo standard della mobilità aziendale italiana in linea con la transizione sostenibile europea, posizionando il Fleet Manager al centro delle decisioni strategiche per una mobilità efficiente e a basso impatto.
Redazione Fleetime
Fonte: Norma Tecnica UNI 11977:2025 e lavori della Commissione Tecnica UNI/CT 006.


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