Bio-Carburanti 2025: L’Italia Al Centro della Transizione
Il forum “Campo Largo…Bio-Fuels” a Roma ha riunito i protagonisti dell’energia, agricoltura e automotive per un dialogo strategico. Esperti e istituzioni confermano il ruolo cruciale dei biocarburanti per la decarbonizzazione dei trasporti, evidenziando la leadership italiana e la necessità di una filiera nazionale forte e sostenibile.
Bio-Carburanti 2025 – Si è tenuto il 13 novembre, nella prestigiosa sede dell’ACI a Roma, “Campo Largo…Bio-Fuels”, un incontro strategico organizzato dal Centro Studi Fleet&Mobility e promosso da Q8 Italia. L’evento ha riunito rappresentanti ed esperti del mondo energetico, agricolo e automotive per un confronto aperto sul futuro dei biocarburanti e sulla transizione energetica, riaffermando il ruolo di innovazione e leadership dell’Italia in questo settore.
L’On. Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha inviato un messaggio istituzionale sottolineando l’importanza irrinunciabile dei biocarburanti nella decarbonizzazione dei trasporti. I lavori, moderati da Pier Luigi Del Viscovo, Fondatore e Direttore del Centro Studi Fleet&Mobility, hanno approfondito i temi chiave legati a questa tecnologia.
Un Approccio Pluralista per la Decarbonizzazione
Il dibattito ha evidenziato una crescente convergenza sull’importanza di un approccio inclusivo alla decarbonizzazione. Giovanni Murano, Presidente di UNEM, ha dichiarato: “Siamo convinti che il percorso debba essere aperto a tutte le tecnologie e le soluzioni. Finalmente anche la Commissione UE comincia a considerare i biocarburanti come un’opzione sostenibile ambientalmente, economicamente e socialmente.” Murano ha sottolineato l’impegno del settore in investimenti strategici per i carburanti rinnovabili.
Raffaele Iollo, Direttore Renewable Energy & Supply Chain di Q8 Italia, ha enfatizzato l’urgenza di accelerare la diffusione su larga scala di biocarburanti sostenibili, valorizzando la filiera agricola nazionale e le infrastrutture esistenti.
Il Parco Circolante e il Ruolo dell’Agricoltura
Il confronto ha toccato anche la parte a valle della filiera, concentrandosi sulla distribuzione e l’utilizzo dei biocarburanti nel parco auto attuale. Francesco Scotto, Direttore Studi e Ricerche della Fondazione Caracciolo, ACI, ha evidenziato che “la convivenza con le fonti fossili durerà ancora a lungo” e che in questo scenario “i biocarburanti rappresentano una risposta immediata e realistica nella direzione della decarbonizzazione.”
Massimo Artusi, Presidente di Federauto, ha ribadito la necessità di “rinnovare il parco circolante con criteri pragmatici, tenendo conto dei costi e delle possibilità dei consumatori”, ponendo il mercato al centro di una transizione che deve essere “non solo ambientalmente ma anche economicamente sostenibile e socialmente inclusiva.”
La filiera agricola italiana si è presentata come un attore chiave. Ettore Prandini, Presidente Coldiretti, ha affermato che “l’Italia dispone di milioni di ettari di terreni non coltivati che possono diventare la base per una vera filiera nazionale dei biocarburanti, non in competizione con la produzione alimentare”. Ha invocato sinergie e una rete tra i settori produttivi.
Sandro Gambuzza, Vicepresidente di Confagricoltura, ha concluso sottolineando la possibilità di programmare coltivazioni dedicate ai biocarburanti che “migliorano e preparano i terreni alle successive colture alimentari”, anche su superfici marginali, contribuendo concretamente alla produzione di biofuel.
L’incontro si è concluso con un bilancio positivo, offrendo spunti, prospettive e soluzioni concrete per un futuro della mobilità più sostenibile e tecnologicamente plurale.
Redazione Fleetime
Fonte Centro Studi Fleet&Mobility

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