Mercato Auto Europa

Nel 1° semestre del 2017, il mercato USA delle autovetture ad alimentazione alternativa continua il trend positivo, con una variazione tendenziale del 20,5% e oltre 265mila light vehicles venduti. La crescita è dovuta soprattutto ai light trucks, che aumentano del 72%, mentre le autovetture sono cresciute del 9% (dati Ward’s).

In Giappone, nei primi 5 mesi del 2017 (ultimo dato disponibile), il mercato delle auto ibride (incluso plug-in) risulta in crescita dell’11,2% con 505mila unità e uno share del 26% sul totale mercato auto. Le vendite delle auto a zero emissioni (BEV, FC), invece, calano del 26% rispetto a gennaio-maggio 2016, con 6.300 nuove immatricolazioni e uno share dello 0,3%.

L’uso più diffuso dei veicoli ad alimentazione alternativa richiede non solo ulteriori progressi sui veicoli e sulle tecnologie correlate, ma anche, tra le altre iniziative del governo, l’istituzione delle infrastrutture di approvvigionamento di combustibile ed energia necessari e l’erogazione continua di incentivi all’acquisto.

Gli sforzi costanti dei costruttori, sul fronte del miglioramento dell’efficienza dei motori e dei consumi, hanno anticipato l’introduzione sul mercato di veicoli che soddisfano gli obiettivi del risparmio di carburante: l’efficienza media dei carburanti delle auto nuove a benzina è aumentata annualmente, raggiungendo i 22,4 km/l nel 2014, superando così il target 2020 di 20,3 km/l. Un fattore, secondo JAMA, che contribuisce alla riduzione delle emissioni.

In Cina, nel 2016, le vendite di “new energy vehicles” raggiungono le 507mila unità (+53%), di questi 409mila BEV (+65%) e 98mila PHEV (+17%). Tra questi, le vendite di sole autovetture ammontano a 257mila BEV (+75%) e 79mila PHEV (+31%). Nel 1° semestre del 2017, le vendite di new energy vehicles ammontano a 195mila unità, in aumento tendenziale del 14,4%. Le auto elettriche a batteria sono 160mila, in aumento del 26,2%, mentre le ibride plug-in subiscono una forte contrazione, del 19,7%, scendendo a quota 35mila.

Il Governo ha presentato la roadmap per la mobilità sostenibile, che riguarda sia i nuovi standard per migliorare l’efficienza dei consumi dei carburanti per autotrazione misurati in L/100km (in tre step successivi: 2020, 2025 e 2030) che l’incremento dei veicoli elettrici nel settore pubblico e tra i privati (target 2030: sorpasso delle vendite di auto elettriche su quelle di auto convenzionali). I costruttori cinesi stanno rafforzando le loro produzioni di veicoli ad alimentazione alternativa, che includono i veicoli ibridi (HEV), i veicoli a batteria (BEV), i veicoli ibridi plug-in (PHEV) e a celle a combustibile (FCEV).

Obiettivo del Governo cinese è diventare il più grande sito produttivo mondiale di veicoli elettrici (NEV). Nel 2016 la produzione si attesta a 517mila unità (il 52% in più rispetto al 2015), di cui 417mila BEV (+64%) e 99mila PHEV (+16%). Ma la capacità produttiva annuale è ben più alta: 1,25 milioni di unità, di cui 992mila riguardano i veicoli per passeggeri (oltre l’80% di costruttori cinesi); dal 2016 al 2020 la capacità produttiva potrebbe raggiungere i 4,4 milioni di EV (dati pubblicati da Fourin). Nei primi 6 mesi del 2017, la produzione di veicoli ad alimentazione alternativa cresce del 19,7%, con 212.000 unità prodotte, di cui 175mila BEV (+30,4%) e 37.000 PHEV (-14,4%). Il confronto è con il 1° semestre del 2016, che contava un volume di 177mila unità, raddoppiato nel 2° semestre dell’anno.

Nei primi 10 mesi 2016 (ultimo dato disponibile), in Corea del Sud, le vendite di light vehicles ad alimentazione alternativa sono state l’11% del mercato e hanno riguardato: oltre 87mila unità a GPL (-9,6%), 50mila unità di ibridi (+69%), 211 ibridi plug-in (-6%) e 2.900 veicoli elettrici(+12%). Una parte del calo della domanda di LVs diesel (-9,4%) si è spostato sul segmento dei veicoli ibridi.

A gennaio 2016 in Corea del Sud il Governo ha formalmente introdotto i nuovi target che dovranno essere raggiunti entro il 2020, riguardanti il livello medio dell’efficienza dei carburanti delle nuove automobili (da 17km/L del 2015 a 24km/L) e l’emissione media di CO2 delle nuove autovetture vendute (da 140 g/km a 97 g/km).

Il raggiungimento degli standard sarà graduale: il 10% delle vendite del 2016 dovrà rispondere ai livelli fissati per il 2020, il 20% nel 2017; il 30% nel 2018, il 60% nel 2019. Saranno sanzionati i costruttori che non rispetteranno queste norme. Le vendite di nuovi veicoli a zero emissione daranno invece dei crediti, questa formula dovrebbe quindi incrementare le vendite di veicoli elettrici. Con l’introduzione di misure più stringenti, per il raggiungimento degli obiettivi, il Governo intende sostenere la domanda di veicoli più efficienti e performanti e dei veicoli elettrici attraverso incentivi alle vendite. Il governo coreano ha annunciato che investirà nell’installazione di stazioni di ricarica che supportano la ricarica rapida in tutte le stazioni di servizio delle superstrade con l’obiettivo di avere

3.000 punti di ricarica entro il 2020. Inoltre, i pedaggi autostradali e le tasse di parcheggio per AFVs saranno ridotti per rendere più conveniente l’uso di questi veicoli.

In Brasile, secondo i dati di ANFAVEA, l’associazione di settore, nel 2016, le vendite di autoveicoli leggeri elettrici sono cresciute del 29% raggiungendo quota 1.091 unità, mentre le vendite di autoveicoli leggeri flex-fuel calano del 20% con 1.750.754 immatricolazioni. Nel 1°semestre del 2017, le vendite di autoveicoli leggeri flex-fuel sono il 5,2% in più rispetto al primo semestre 2016 (circa 882mila unità e 89% di quota), mentre le vendite di autoveicoli leggeri elettrici sono passate da 451 unità di gennaio-giugno 2016 a 1.184 di gennaio-giugno 2017, +162,5% la crescita tendenziale. Nonostante l’attuale situazione politica ed economica particolarmente difficile, il Brasile, secondo gli analisti di Business Monitor International, rimane il mercato dell’auto elettrica più promettente del Sud America, considerando che il Governo ha deciso di tagliare le tasse (IPI, Industrial Products Tax) sui veicoli elettrici, in prevalenza d’importazione, anche se i volumi rimarranno ancora molto bassi rispetto al mercato globale e nonostante il recupero lento del mercato nei prossimi due anni. Tuttavia, data la mancanza di investimenti in infrastrutture complementari come le stazioni di ricarica veloce, è probabile che lo sviluppo del mercato dei veicoli elettrici rimarrà ancora molto inferiore rispetto ai mercati dei paesi nordamericani ed europei.

Redazione Fleetime

Fonte: Ufficio stampa ANFIA