RcAuto meno 27% in cinque anni, lo conferma il presidente di Ania Maria Bianco Farina

I prezzi delle assicurazioni RcAuto sono scesi merito anche della riduzione dei sinistri e delle frodi, nell’anno del 2,5% per una riduzione complessiva del 27% in cinque anni.

La differenza rispetto alla media dei principali paesi europei -sottolinea il presidente di Ania Maria Bianco Farina – si è così ridotta, nello stesso periodo, da 213 a 78 euro, di cui 40 euro dovuti al differenziale di imposta. Anche il divario territorio tra le aree con prezzi più alti e quelle con prezzi più bassi è diminuito di quasi il 40%”.

RcAuto scende ma non per tutti stime Facile.it

Scende il costo dei premi dell’assicurazione per responsabilità civile in Italia, si registra infatti, secondo l’elaborazione di Facile.it un calo del 2,8% arrivando a 562.87 euro, ma se da un lato la media generale scende dall’altro sempre secondo le stime di Facile.it sono circa 1,6 milioni gli automobilisti che, a causa di uno o più sinistri con colpa, vedranno comunque peggiorare durante l’anno la loro classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RcAuto. Ma per la Calabria le notizie sono positive essendo tra le regioni con la percentuale più bassa di denunce di sinistri che fanno scattare aumenti della tariffa oltre che tra le Regioni in cui vi è stato il maggior calo percentuale rispetto allo scorso anno.

Analizzando il campione di riferimento su base geografica, emergono importanti differenze lungo lo Stivale e ben 11 regioni hanno un valore più alto della media nazionale. A guidare la classifica è l’Umbria che, con il 6,22%, ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro che farà scattare l’aumento delle tariffe RcAuto. seguono la Liguria, con il 5,67% e la Toscana, con il 5,48%. Guardando la graduatoria nel senso opposto, è il Molise a registrare il valore più basso, solo l’1,53%, seguita, come anticipato, dalla Calabria, 1,66% e dalla Puglia 2,45%.

Se si confrontano i dati attuali con quelli registrati lo scorso anno si nota come in alcune aree del Paese sia diminuita drasticamente la percentuale di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione incidenti con responsabilità unica o principale.  La riduzione più importante ha riguardato la Valle d’Aosta, dove il valore è passato da 5,13% di fine 2016 al 2,70% di fine 2017 (-2,43 punti percentuali), seguita, anche in questo caso in senso positivo, dalla Calabria, che ha visto una riduzione di 1,05 punti percentuali.

Risulta essere proprio l’Umbria, invece, l’area che ha visto il maggiore aumento della percentuale di automobilisti che hanno presentato denunce; +1,59 punti rispetto alla precedente rilevazione. Analizzando più da vicino il campione preso in esame, la prima differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista; sarà il 4,77% delle guidatrici a vedere un aumento della propria classe di merito, mentre per gli uomini la percentuale si ferma al 3,89%.

Dati interessanti emergono anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo; medici, infermieri e operatori sanitari si confermano la categorie professionali che in percentuale maggiore denunciano sinistri con colpa e, tra i camici bianchi, il 5,03% vedrà un peggioramento della classe di merito. Situazione solo di poco migliore per i pensionati (4,99%) e per gli insegnanti (4,98%). Sul versante opposto, sono ecclesiastici e appartenenti alle forze dell’ordine ad aver fatto meno spesso ricorso alla compagnia assicurativa; rispettivamente solo il 2,58% ed il 2,79% ha denunciato un incidente con colpa.

 

 

Redazione Fleetime