Tutte auto di lusso, in tutto 68, schiacciate da bulldozer, lo ha deciso il Presidente  delle Filippine, Rodrigo Duterte

Le auto erano tutte entrate nel Paese illegalmente, non è facile assistere ad un vero scempio, un azione che ci fa pensare che anche il presidente stesso abbia in qualche modo sofferto. Lo conferma un filmato  che non è adatto ai deboli di cuore e agli appassionati di marchi come Lamborghini, Porsche, Mercedes, Bmw e Audi, perché mostra la distruzione fatta con due giganteschi cingolati da cantiere sulle vetture ordinatamente schierate in un deposito governativo.

 

Vi consigliamo di andare avanti con le immagini, la distruzione vera e propria comincia attorno al minutaggio 20:00 del video

Non è la prima volta che Duterte, che peraltro viaggia su una limousine Mercedes iper-accessoriata, ordina queste ‘esecuzioni sommarie’ di vetture importate illegalmente nel Paese. Ci si chiede se queste azioni, che non sembrano comunque scoraggiare i contrabbandieri di modelli esclusivi e di vetture sportive, siano davvero efficaci.

Modelli come le Lamborghini e le Porsche nelle Filippine sono soggetti ad una tassa aggiuntiva del 50% quando il valore supera i 65mila euro, ma una volta confiscate ai commercianti o agli incauti acquirenti sarebbe molto più razionale rimetterle in vendita e devolvere il ricavato (nell’ultimo demolizione derby il valore superava i 5,5 milioni di dollari) a iniziative caritatevoli o ai più bisognosi.

Quindi, sotto questo aspetto, si tratta di semplice lotta all’evasione fiscale. 

A stridere è semmai la modalità: distruggere fisicamente questi beni non dichiarati può essere d’esempio, ma rendere la cosa sistematica non aiuta di certo il paese. Il Governo delle Filippine potrebbe, molto semplicemente, rivendere le vetture attraverso canali sicuri (anche ad altri paesi) con un sistema simile alle aste giudiziarie. In questo modo si riuscirebbe a produrre un valore -nell’ordine dei milioni di dollari- ed eventualmente combattere il contrabbando con investimenti specifici derivati dai ricavi.

 

 

Redazione Fleetime

 

 

Fonte stampa internazionale