Uber app

Uber ha depositato un brevetto per un’app che svela in tempo reale se chi maneggia lo smartphone ha un tasso alcolemico al di sopra la norma.

COME FUNZIONA?

In base a come l’utente muove lo smartphone, quest’ultimo tramite l’app di Uber riesce a calcolare in tempo reale lo stato di ebrezza dell’utente, poi intreccia i dati con quelli della precisione con cui tocca il display nei punti desiderati e qual è la velocità della sua risposta (per misurare i suoi riflessi). Ogni utente giustamente reagisce in maniera diversa, ma grazie al sistema machine learning (un’intelligenza artificiale che ha imparato in passato le caratteristiche del singolo account), li confronta con quelli da sobrio e traccia un profilo di “ubriachezza”.

Uber ha creato questa app per capire in che stato è l’utente prima di prenotare una corsa, di conseguenza potrebbe essere una grande svolta in termini di sicurezza stradale, questo perchè l’app in futuro potrebbe sostituire anche i classici etilometri.

Uber si muove per interessi personali, ma non solo a difesa degli autisti: negli ultimi quattro anni, 103 driver sono stati accusati di violenza sessuale, spesso approfittando della scarsa lucidità dei passeggeri. Sapere in anticipo che un utente è ubriaco potrebbe dare agli autisti malintenzionati un’opportunità in più. Con poche modifiche la stessa App potrebbe dire ad ogni automobilista se sia il caso o no di mettersi al volante.

 

 

Redazione Fleetime.