ANIASA: No all’obbligo inutile da 35 milioni
Noleggio a lungo termine: il Decreto sui tributi locali prospetta un nuovo obbligo, annotare i contratti. All’industria costa 35 milioni per dati già noti.
Le nostre domande a Pietro Teofilatto Direttore Area Fisco e Economia ANIASA
Alla Camera è al momento in discussione lo schema di Decreto legislativo sui tributi locali (attuativo della riforma fiscale) che prevede obbligo di annotare al PRA i contratti di noleggio oltre i 12 mesi. Potreste spiegarci nel dettaglio a cosa servirà questa misura e come si integra con gli adempimenti già esistenti?
Premessa sulla situazione normativa e fiscale:
Stiamo assistendo dal post-Covid a un susseguirsi di normative tributarie sulle attività di noleggio veicoli che rendono estremamente penalizzanti le modalità di pagamento. Eppure, con di veicoli gestiti e con un contributo alle casse erariali di quasi all’anno, il settore è un contribuente “speciale”, promotore cioè di correttezza e di emersione fiscale, rendendo i soggetti con cui opera “contribuenti virtuosi”. Nonostante ciò, si ripete ancora la vecchia massima: l’auto è un bancomat per lo Stato.
La misura e la critica:
Il testo prospetta l’obbligo di annotazione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) degli estremi dei contratti di noleggio superiori a 12 mesi. In pratica, è lo stesso adempimento previsto per il leasing finanziario, un contratto che è però totalmente differente dal noleggio.
Le motivazioni addotte per l’obbligo sono di “maggior certezza giuridica sull’utilizzatore”, ma una totale certezza e trasparenza già caratterizzano da sempre il mondo del noleggio.
La duplicazione degli adempimenti:
Abbiamo fatto presente che da anni sono operativi ben tre identici sistemi informativi che già ricevono puntualmente dalle aziende di noleggio gli stessi dati richiesti. Nello specifico:
- Ministero dei Trasporti con l’Archivio Nazionale dei Veicoli.
- Ministero dell’Interno con il sistema Cargos.
- Lo stesso PRA con i dati sui locatari per il pagamento del bollo.
Aggiungere un ulteriore – e identico – adempimento è proprio incomprensibile.
L’associazione di settore stima che questo nuovo obbligo possa generare un costo per la filiera fino a . Ritenete che questa cifra sia realistica e quali saranno le conseguenze economiche dirette per le aziende di noleggio?
La cifra è realistica. L’obbligo ricadrebbe sul locatario, ma la gestione dei pagamenti verrebbe offerta dalle aziende di noleggio.
Abbiamo stimato con gli operatori del settore una media di almeno 3 adempimenti nell’arco del ciclo medio di un noleggio a lungo termine. Questo perché l’obbligo si verificherebbe:
- A inizio e fine contratto.
- Quando il veicolo è sostituito con un altro (evento che riguarda il dei contratti di noleggio).
Sulla base di immatricolazioni all’anno e altrettante dismissioni, abbiamo valutato tra emolumenti al PRA, marche da bollo e oneri amministrativi un costo complessivo a regime non inferiore a .
Il testo del decreto sembra presentare delle ambiguità sulla gratuità o meno dell’atto. Qual è la vostra interpretazione ufficiale in merito e quali passi intendete intraprendere per ottenere chiarezza su questo punto cruciale?
Il primo obiettivo di ANIASA è di supportare in materia il decisore pubblico, affinché riconsideri totalmente i fini della misura, che secondo noi, così come è strutturata, sembra essere esclusivamente di cassa.
La nostra interpretazione ufficiale:
In ogni caso, l’annotazione dovrebbe essere a costo zero, così come riconosciuto dalla Direzione Generale per la Motorizzazione per la comunicazione ex articolo 94 del Codice della Strada (contratto superiore a 30 giorni). Si tratterebbe infatti di una mera comunicazione digitale, riguardante informazioni richieste da amministrazioni pubbliche per finalità di pubblico interesse.
I passi intrapresi:
Sul tema abbiamo già interloquito con vari uffici parlamentari, evidenziando che la misura non deve assolutamente appesantire i costi della mobilità generale e delle aziende, non deve cioè diventare un improvvido dazio occulto. Lo schema del provvedimento è sotto l’accurato esame della V Commissione Bilancio della Camera. L’Associazione riconosce l’importanza di un quadro normativo chiaro e coerente ma chiede una reale semplificazione per il settore, eliminando la proliferazione di processi.
Redazione Fleetime
Fonte ANIASA
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