18esima edizione del Rapporto ANIASA, la crescita del carsharing

“In Italia è sempre più sostenuta la transizione dalla proprietà all’uso dei veicoli. Oggi la flotta della smart mobility, in noleggio o in sharing sulle strade italiane, ha superato quota 1 milione: ogni giorno per ragioni di business e turismo oltre 900.000 persone utilizzano i servizi del noleggio a lungo termine, 130.000 quelli del noleggio a breve termine e 33.000 il car sharing.

Tuttavia l’incertezza economica e le frizioni politiche, sommate alle antiquate normative in tema di mobilità e ad alcuni inefficaci recenti interventi (su tutti la normativa bonus-malus ed il prolungamento della penalizzazione fiscale per l’auto aziendale), stanno di fatto rallentando il trend, che presenta ricadute virtuose in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza, oltre a costituire un volano per lo sviluppo economico e turistico del nostro Paese. Il noleggio si conferma cartina di tornasole del quadro economico e del livello di fiducia del Paese, nonché pilastro del settore automotive (1 auto immatricolata su 4 è a noleggio) che costituisce l’11,1% del PIL e il 16,6% del gettito fiscale”.

Il 2018 è stato un anno di ulteriore crescita e di consolidamento per il vehicle sharing: è cresciuto il numero di iscritti, ormai prossimo a quota 1 milione e 800mila. A fronte di una flotta stabile a 6.600 unità, il numero di noleggi è salito di circa il 27% rispetto al 2017, raggiungendo quasi i 12 milioni di contratti. Milano e Roma si confermano regine dell’auto condivisa con 9,5 milioni di noleggi, oltre l’80% del totale.

Oggi ci si affida allo sharing per necessità di lavoro o ricreative, tutti i giorni della settimana e nelle diverse fasce orarie, con un picco di utilizzo nella fascia pre-serale (16-19).L’utilizzatore medio è uomo (63% del totale, ma si registra un progressivo aumento del pubblico femminile) e ha poco più di 35 anni.

La diffusione della mobilità a noleggio produce immediati benefici per la sicurezza sulle nostre strade grazie a veicoli di ultima generazione – correttamente manutenuti e spesso dotati di avanzati sistemi di assistenza alla guida – con un impatto concreto in termini di sostenibilità ambientale. Le vetture in locazione (tutte Euro 6) oggi possono contare su emissioni decisamente ridotte rispetto a quelle del parco circolante nazionale, tra i più anziani d’Europa: meno della metà (se a benzina) e due terzi (se diesel) in meno di monossido di carbonio, il 50% in meno di ossido di azoto e -70% di emissioni di idrocarburi incombusti.

I dati testimoniano l’inarrestabile evoluzione della mobilità italiana con il graduale passaggio dalla proprietà all’uso dei veicoli”, dichiara il Presidente ANIASA – Massimiliano Archiapatti, “anche se il clima di incertezza economica e il quadro politico degli ultimi mesi stanno rallentando questa spinta innovativa. Se si apprezza sul fronte istituzionale la volontà di aggiornare un Codice della Strada fermo al 1992, che non considera l’evoluzione della sharing mobility e non contempla adeguatamente neanche il noleggio, non altrettanto può dirsi per misure poco efficaci come la normativa bonus-malus sull’auto”.

Lascia poi particolarmente delusi la recente ulteriore richiesta alla UE di tenere fermo al 40% per altri tre anni (fino al 2022) il regime di detraibilità dell’IVA per le auto aziendali. Una nuova beffa per le aziende italiane, che si devono misurare ogni giorno con i concorrenti europei, agevolati da una detraibilità del 100%, oltre che da una maggiore deducibilità dei costi di mobilità. Il sistema imprenditoriale italiano necessita di una revisione della normativa fiscale sulle auto aziendali con un riequilibrio, anche graduale, ai livelli degli altri Paesi. Si commenta da solo il fatto che oggi in Germania si goda di un vantaggio fiscale del 100% ed in Italia solo del 19%”.

Redazione Fleetime

Fonte press ANIASA