Osservatorio Arval 2019, l’appuntamento periodico ideato dalla Compagnia di Autonoleggio Arval per illustrare da 14 anni le tendenze ed anticipare l’evoluzione della mobilità professionale in Europa, ha fornito anche per l’edizione 2019 indicazioni importantissime per Auto Aziendali e Flotte, illustrate da Emmanuel Lufray e da Sonia Angelelli. Nelle interviste rivolte ad un campione europeo qualificato di Titolari di Flotte – suddiviso per numero di mezzi detenuti – si rivelano scelte ed indirizzi influenzati dalla incertezza del panorama economico globale riguardo a tempi di rinnovamento, crescita ed utilizzo delle Flotte.

 Osservatorio Arval 2019 – Volontà di crescere, nonostante l’incertezza

Il contesto generale di riferimento ovviamente vede nel Noleggio una formula ormai consolidata nella modalità di uso di Auto Aziendali, al punto che dal concetto di proprietà tramutato a quello di utilizzo, si è finito per concepire la mobilità non più come modalità ma come servizio, ed in questo contesto le Società di NLT si pongono in primo piano per la capacità di fornire agli Utilizzatori supporti e “plus” fondamentali (come la digitalizzazione, la connettività e la telematica di tracking, ad esempio) utili non solo al controllo dei costi ma anche ad una condotta rispettosa dell’ambiente.

Osservatorio Arval 2019 – Mobilità responsabile e condivisa

E nelle Flotte le tendenze si rivolgono convinte alla convergenza verso la Smart Mobility definita attraverso : Sostenibilità, con Flotte sempre più ecologiche segno di una coscienza ambientale ormai strutturata nelle Imprese Fleet; Sicurezza con l’implementazione dei supporti telematici in auto (con Arval che prevede il 100% di pre-equipaggiamento nei mezzi forniti ai propri Utilizzatori entro il 2020), dove però il timore prospettato dai Fleet Manager risiede nelle problematiche legate alla Privacy; ed infine una modalità razionale di Sharing mobility, sia per ridurre i tempi di inutilizzo delle Flotte sia per affiancare all’uso aziendale dei mezzi in Flotta soluzioni di mobilità alternativa. Più specificatamente per il mercato italiano, la dimensione media delle PMI è inferiore in confronto al panorama europeo, e quasi 4 imprese su 5 detiene meno di 10 mezzi in flotta, una soglia inferiore alla media europea ed inferiore rispetto alla rilevazione dello scorso anno.

Arval rileva un allungamento della vita media dei veicoli presenti in Parco pur nella prospettiva di una crescita dimensionale delle Flotte, ed una prospettiva positiva per il Noleggio. Le scelte aziendali tengono sempre sott’occhio il “TCO” ma hanno a cuore ormai la sostenibilità ambientale, orientando le scelte nella limitazione delle emissioni e nell’uso razionale delle auto. Questo determina una “mix” motoristica delle Flotte dove in proiezione si rinforzerà la quota di elettro/Ibride detenute nel Parco Auto, a discapito – presumibilmente – della motorizzazione Diesel semplice.

La crescita del Noleggio a Lungo Termine

Importante è anche il rilievo sul ricorso alle fonti finanziarie di sostegno finanziario al possesso dell’Auto aziendale, infatti le forme di finanziamento alternative alla proprietà, noleggio e leasing, sono più presenti in Italia (61%) rispetto alle media europea (54%), e ne fa ricorso una azienda su due, con meno di 100 dipendenti e 4 su 5 con più di 100 dipendenti.

Redazione Fleetime