Regime fiscale UK

La conferma del Cancelliere Rachel Reeves nel Budget d’autunno 2025 offre certezza e supporto alla transizione ecologica del settore B2B, ma si affianca a nuove sfide fiscali.

Regime fiscale UK – Una notizia di grande rilievo per l’industria automobilistica B2B è arrivata dal Regno Unito, dove il Cancelliere dello Scacchiere, Rachel Reeves, ha annunciato la proroga fino al 2030 del regime fiscale per le auto aziendali. L’annuncio, parte del Budget d’autunno 2025, estende un periodo di stabilità per i benefit in natura (Benefit-in-Kind, BiK) sulle flotte aziendali, offrendo una preziosa certezza a lungo termine per le aziende, i concessionari e gli operatori del settore.

Obiettivi e impatto della proroga

L’estensione del regime fiscale ha molteplici obiettivi e implica conseguenze significative per il settore automotive B2B:
  • Maggiore stabilità: La proroga garantisce alle aziende che gestiscono flotte e ai loro dipendenti una chiara prospettiva a lungo termine sui costi fiscali, permettendo una pianificazione degli investimenti più solida e prevedibile.
  • Supporto alla transizione ecologica: Nonostante l’introduzione di altre tasse sul settore elettrico, la proroga del regime BiK, che favorisce i veicoli a zero e basse emissioni, si prefigge di continuare a supportare la transizione ecologica nelle flotte aziendali.
  • Fiducia per gli operatori: L’incertezza normativa è uno dei maggiori ostacoli agli investimenti. La mossa del governo britannico mira a infondere fiducia negli operatori del settore, dai costruttori ai concessionari e alle società di leasing, che possono ora contare su un quadro fiscale più stabile.

Nuove sfide all’orizzonte

Sebbene la proroga sia una notizia positiva, il Budget d’autunno ha introdotto anche nuove sfide che il settore dovrà affrontare. Tra queste, la più rilevante è l’introduzione di una tassa basata sul chilometraggio per i veicoli elettrici e ibridi, nota come eVED, a partire da aprile 2028. Questa misura, sebbene giustificata con la necessità di compensare le entrate fiscali perse dalla riduzione della vendita di benzina e diesel, aggiunge un nuovo costo per le flotte aziendali, specialmente quelle che percorrono lunghe distanze.

Un segnale contrastante, ma prevedibile

La decisione di combinare la stabilità fiscale con l’introduzione di nuove tasse mostra un approccio pragmatico da parte del governo britannico. Da un lato, si incoraggia la transizione verso veicoli più puliti tramite il mantenimento di un regime BiK favorevole. Dall’altro, si prepara il terreno per la futura fiscalizzazione dell’uso dei veicoli elettrici, man mano che la loro diffusione aumenta.
Per le aziende del settore B2B, il messaggio è chiaro: la transizione ecologica delle flotte è un percorso sostenuto, ma richiederà una pianificazione attenta per navigare in un quadro normativo in evoluzione, che continua a evolversi e a presentare nuove sfide e opportunità.
Redazione Fleetime
Fonte GOV.UK