I “mezzi aziendali” nell’Italia del Dopo-guerra erano solo a due o tre ruote. Sotto traccia, moto e bici hanno sempre affiancato il lavoro, ma le nuove esigenze di mobilità e la nuova offerta di mercato rende ancora più interessante e confortevole averle in Flotta.

Partita IvaSi narra che subito dopo il rischio fallimento passato alla fine degli Anni ’70, ai diversi Managers di Harley Davidson fu praticamente imposto di muoversi, sia per motivi aziendali che privati, su una delle motociclette della Casa di Milwakee, negli USA.

Nemesi storica, proprio in Italia ricordiamo la stupenda e romantica avventura di Carlo Talamo, il geniale imprenditore che attraverso la filiale commerciale “Numero Uno” riuscì pian piano a fare delle Harley delle vere e proprie moto “premium” ante litteram, diffondendone l’uso e la passione anche tra tanti rampanti ed affermati Capitani di Industria.

Ma nell’Italia “epica”, quella della ricostruzione postbellica, un tubo piegato rivestito di lamiera e motorizzato con una unità da tagliaerba diede vita alle mitiche “Vespa” che fecero da mezzo di trasporto e lavoro per una infinità di persone. Da allora, seguendo l’evoluzione della tecnologia, della società e della questione ambientale, il mercato delle moto si è trasformato davvero tanto.

Partita Iva – CBR 750, “Honda Four” : andare al lavoro, con stile ed emozione

In verità la prima vera rivoluzione è di cinquanta anni fa, quando nei Saloni del 1969 la Honda lanciò la fantascientifica “CB 750 Four” : di colpo, con quella moto e soprattutto con quella serie e con le produzioni giapponesi concorrenti, i motociclisti capirono che per loro si preparavano modelli più agili e resistenti della tradizionale e poderosa gamma di moto inglesi, ma anche modelli fruibili come i più solidi ma frugali mezzi di stampo italiano.

E così per molti motociclisti andare al lavoro con la propria moto significò per la prima volta non rischiare sempre di rimanere a piedi per una rottura od un guasto, significo’ poter viaggiare in coppia anche per lunghi tratti, significò infine costi di manutenzione meno proibitivi di prima. Ed infine volle dire anche per la prima volta viaggiare comodi, perché dovendo le moto giapponesi far sedere in sella i connazionali da un lato, e gli americani all’opposto, gli europei trovarono finalmente l’assetto di guida più ergonomico e rilassante del mondo.

Partita Iva – Ogni moto oggi può accontentare un “Imprendi-Rider”

Nel tempo il mercato delle moto si è esteso passando da praticamente tre segmenti originari (cinquantini e Scooters, moto fino a 380, moto oltre 380 CC.) alla più vasta presenza di oggi, dove equiparabili ai motocicli troviamo due, tre, quattro ruote, e persino concettualmente le micro vetture. Senza contare la transizione verso l’elettrico, e la sempre più marcata affinità con il mondo aziendale, soprattutto quello delle Partite Iva individuali (professionisti, Agenti di Commercio) e del parco motoveicoli affidati in Fringe benefit.

Non a caso tra le moto Best Sellers di questi ultimi anni, una gran parte si è meritata l’acquisto proprio tra chi la moto la usa non solo per il tempo libero, ma per lavorare. E questo Trend, ne siamo sicuri, non può che crescere invitando questo spazio di informazione – anche – a presentare volta per volta le diverse proposte di mercato più affini all’”Imprendi-Rider” moderno.

Redazione di Fleetime