Anno 2021 mercato auto gennaio

Nel mese di apertura del nuovo anno, penalizzato da due giorni lavorativi in meno rispetto a gennaio 2020, la crisi di Governo ha aggiunto un ulteriore fattore di incertezza. Prosegue, intanto, il trend positivo delle vetture elettrificate: ibride ed elettriche chiudono a +121% e le ricaricabili a +90%, con una quota di mercato del 5%

Anno 2021 – Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a gennaio il mercato italiano dell’auto totalizza 134.001 immatricolazioni, con un calo del 14% rispetto allo stesso mese del 2020.

“Il mese d’apertura del 2021 – commenta Paolo Scudieri, Presidente di ANFIAparte svantaggiato a causa di 2 giorni lavorativi in meno rispetto a gennaio 2020. Anche i primi giorni del mese, con l’ultima parte delle Festività in zona rossa, possono aver
indotto i consumatori a rimandare gli acquisti, nonostante la piena attività dei concessionari, mentre la crisi di Governo ancora in corso ha aggiunto un ulteriore fattore di incertezza in un momento storico già particolarmente difficile.

E’ probabile che, in assenza delle misure di incentivazione entrate in vigore proprio il 1° gennaio scorso, i risultati di mercato sarebbero stati peggiori. C’è molto da recuperare, ma confidiamo che nei prossimi mesi si possa assistere ad una graduale
ripartenza della domanda.

Nel mese si conferma il trend di riduzione delle immatricolazioni di vetture ad alimentazione tradizionale, mentre prosegue il trend positivo del segmento delle elettrificate. Ibride ed elettriche chiudono a +121% e le vetture ricaricabili rappresentano il 90% in più rispetto a gennaio 2020, conquistando una quota di mercato del 5%.

Speriamo, infine, che il Paese possa al più presto ritrovare la stabilità necessaria a valorizzare al massimo la programmazione di spesa delle risorse del PNRR, per il quale ANFIA sta continuando a lavorare con gli interlocutori istituzionali ponendo l’accento su rivoluzione verde, transizione ecologica e mobilità sostenibile, macro-temi da declinare soprattutto facendo leva sul rafforzamento competitivo della filiera industriale automotive, sostenendo investimenti e riconversioni produttive nelle nuove tecnologie a basse emissioni. Ad oggi, infatti, le imprese automotive che si trovano a dover affrontare gli ingenti investimenti di una riconversione produttiva non hanno a disposizione adeguati strumenti agevolativi”.

 

 

 

Redazione Fleetime

 

 

Fonte press ANFIA