Autostrade Pedaggio casello

Una volta era possibile pagare dopo il transito del casello senza essere sanzionati, ma ora dopo la modifica del Codice della strada nel 2012 (ovvero dell’articolo 8 del Dl 179, noto come Decreto crescita 2.0) entrato in vigore a fine 2016 prevede  l’accertamento delle violazioni dell’obbligo di pagare il pedaggio, quindi tale azione potrà essere svolta dal personale dei concessionari autostradali e stradali e dei loro affidatari del servizio di riscossione.

La quota prevista dalla sanzione è di 85 euro per chi non ha abbastanza soldi per saldare il conto, per chi si ferma al casello ma non in corrispondenza delle sbarre o transita da una corsia sbagliata. Da 85 euro a 422 euro, sanzione molto più salata per chi si scambia i biglietti con complici a metà strada per far apparire di aver percorso solo un breve tratto, per chi si accoda a un veicolo munito di Telepass o se si tira dritto senza fermarsi al casello. Tale trasgressione oltre ai 422 euro potrebbe prevedere anche di essere denunciati per truffa o insolvenza fraudolenta.

Lo schema è analogo a quello previsto per gli ausiliari della sosta: l’infrazione viene rilevata da loro, ma la notifica del verbale è rimessa al corpo di polizia competente. Ciò significa che viene attivato l’Ufficio verbali della Sezione (comando provinciale) della Polizia stradale competente sul luogo in cui la violazione è stata commessa: quest’ufficio deve provvedere entro 90 giorni alla notifica all’indirizzo del proprietario del veicolo, con le consuete modalità (prevalentemente per posta, per cui i 90 giorni si contano a partire dalla data dell’infrazione).

Gli ausiliari del pedaggio sono presenti in fase sperimentale in Liguria e in Piemonte, ma presto saranno in tutta Italia. I casellanti ausiliari saranno autorizzati a identificare i trasgressori e a emettere multe salate.

 

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