La Commissione Trasporti, durante la scorsa settimana, ha approvato la prima proposta di legge sul carpooling in Italia, un passo rilevante per quanto riguarda la riforma del settore mobilità in ottica intelligente ed ecosostenibile. Lo afferma il deputato del Partito Democratico Paolo Gandolfi, membro della Commissione Trasporti e relatore della legge, che ha considerato questo nuovo emendamento come un decreto importante che aiuterà concretamente aziende, privati e autorità locali a risolvere i problemi legati all’inquinamento atmosferico, al traffico e alla sicurezza sulle strade. La proposta di legge, approvata all’unanimità dalla Commissione, segna in maniera decisiva l’impegno del Governo in tale direzione e anticipa un trend coerente con la sempre maggiore adesione al carpooling da parte di aziende e dipendenti.

Adesso tocca alle imprese! – ha commentato in proposito Andrea Moglia, General Manager di BePooler Italia – Infatti è necessario che sempre più aziende inizino a considerare il carpooling come la soluzione di mobilità ideale per i dipendenti che sono oggi gravati del pesante fardello del tragitto casa lavoro in auto singola. Tra i benefici distintivi della proposta di legge, è prevista l’introduzione di un credito d’imposta a favore dei gestori di piattaforme per il carpooling, come appunto BePooler, per aumentare la sicurezza del servizio, dando accesso agli archivi per controllare la validità delle patenti dei propri drivers e le condizioni di viaggio delle auto come la copertura assicurativa e l’adesione ai programmi di revisione dell’auto. Un modo, questo, per garantire a tutti i terzi trasportati un servizio sicuro e rispettoso del Codice della strada”.

Il carpooling di BePooler in quest’ottica è un perfetto strumento di welfare aziendale e contribuisce in maniera decisiva a migliorare le condizioni economiche dei commuters di un’azienda. Infatti, potendo condividere il tragitto casa-lavoro insieme ad un proprio collega, i carpoolers riescono a contenere le spese e a raccogliere gli incentivi che l’azienda decide di destinare al sostegno della mobilità dei propri dipendenti, generando un concreto beneficio economico in termini di incremento della capacità di spesa per il dipendente da utilizzare convertendola in altri flexible benefit o in vantaggi monetari diretti.

 

 

 

 

Redazione Fleetime

Fonte: Ufficio stampa BePooler