Commissione Trasporti Bruxelles

La Commissione Trasporti UE vota contro lo stop degli endotermici. Il momento non è quello buono e da qui al 2035 non saremmo pronti

Commissione Trasporti Bruxelles – da 100% a 90%  di riduzione è quanto richiesto dalla commissione, significa che si allunga la vita alle endotermiche e si apre la strada a soluzioni di carburanti alternativi per motori di ultima generazione a basso impatto ambientale. Idrogeno, carburanti sintetici e biocarburanti sono una delle soluzioni pronti all’uso.

La richiesta di modifica del  “Fit for 55”, il provvedimento di soluzione della riduzione di Co2 che coinvolge anche le auto di ultima generazione recita: riduzione del 55% a partire dal 2030 e del 100% dal 2035. Scendere al 90% significa (se approvata) allungare la vita non solo alle endotermiche ma, anche a tutta la filiera e, a tutto il sistema che sino ad oggi è stato un importante protagonista per la crescita di molti Paesi.

Non avrai – per ora – altro elettrico all’infuori dell’ibrido – dalla pandemia e anche dalla guerra un primo “Lockdown” all’elettrico – 

E’ evidente tuttavia che per il settore dell’ecomobilità “Z.E.” dall’allerta Covid in poi si sono affacciate problematiche progressive ed in qualche caso anche una seria critica di settore sulle problematiche conseguenti dalla eventuale massificazione dell’auto elettrica.

Dalla crisi dei Chip al possibile boom dei prezzi di materiali rari e di metalli che costituiscono l’organismo centrale di un mezzo elettrico, si è passato alle prime marcate dichiarazioni di perplessità di molti Manager auto in merito alla pre-valutazione dell’impatto sociale che la scomparsa dell’endotermico può generare su welfare ed occupazione, fino addirittura alle previsioni di maggior impatto eco ambientale del comparto elettrico prima della emersione dei reali benefici in tema di inquinamento.

A questo fa eco in Italia la presa di posizione di esponenti di Governo e politici che proprio in ottica del nuovo piano di incentivi raccomandano di non puntare tutto sull’elettrico per non rischiare effetti sulla filiera automotive nazionale (in primis la nostra Motor Valley). Di certo tutto quello che sappiamo, sperimentiamo e prevediamo sull’auto elettrica ha un primo importante riferimento : siamo nella fase ancora embrionale dello sviluppo commerciale e della diffusione sulle strade di tutti i giorni.

Quanto scritto sopra è uno dei servizi pubblicato nel numero di aprile di Fleetime. La strada è l’elettrificazione, e su questo non c’è ombra di dubbio, però, come qualcuno disse: ORGANIZZIAMOCI.

Redazione Fleetime