Mercato Auto Europeo in calo del 16,5% ad agosto 2024
L’incertezza che aleggia intorno al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione della mobilità posti dall’UE non aiuta certo a mantenere un buon ritmo di rinnovo del parco auto in questi mesi, generando disorientamento nei consumatori
Mercato Auto Europeo – l’industria automobilistica europea sta attraversando un momento difficile, evidenziato da una grave contrazione delle immatricolazioni nel mese di agosto 2024. Secondo i dati rilasciati dall’ACEA, le nuove registrazioni di veicoli nei paesi dell’Unione Europea, EFTA e Regno Unito hanno raggiunto solo 755.717 unità, segnando una diminuzione drammatica del 16,5% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Questo andamento è preoccupante e rivela una difficoltà crescente nel mantenere un buon ritmo di rinnovo del parco auto.
I motivi del calo
Le motivazioni dietro questo calo sono molteplici e complesse. Un fattore chiave è l’incertezza che circonda gli obiettivi di decarbonizzazione della mobilità fissati dall’Unione Europea. L’attesa di come l’industria automobilistica si adatterà a nuove normative e tecnologie di elettrificazione mette i consumatori in uno stato di disorientamento. Le immatricolazioni di veicoli elettrici e ibridi non stanno raggiungendo i livelli previsti, aggiungendo pressione su un settore già in difficoltà.
Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA, ha sottolineato che tutti i principali mercati automobilistici—Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito—hanno registrato cali significativi. La Germania ha subito il colpo più duro, con una riduzione del 27,8%, seguita dalla Francia con -24,3% e dall’Italia con -13,4%. Questo trend negativo non solo evidenzia il rallentamento della domanda, ma solleva anche interrogativi su come l’industria possa affrontare il cambiamento in corso.
La transizione verso elettrificazione
Nonostante il calo generale, le vetture ‘variamente elettrificate’ hanno visto una penetrazione del 54,9% nel mercato, con una quota del 23,6% per i veicoli “alla spina” (BEV e PHEV). Tuttavia, in Italia, solo il 47,6% delle nuove immatricolazioni sono veicoli elettrificati, e la percentuale per i soli modelli ricaricabili è di un deludente 7,2%. Questo porta a riflessioni sulla necessità di investimenti in infrastrutture di ricarica e sull’urgenza di un allineamento tra politiche climatiche e strategie industriali.
Un futuro da pianificare
L’industria automotive europea si trova a un bivio critico. La mancanza di coordinamento tra le politiche climatiche e quelle industriali crea un contesto di alta incertezza, minacciando la competitività del settore. È fondamentale quindi che, per affrontare questa crisi, si sviluppi una strategia chiara e misure di sostegno per garantire una transizione fluida e sostenibile verso una mobilità più ecologica. Solo così il mercato potrà riprendere slancio e garantire un futuro prospero e competitivo per l’industria dell’automotive in Europa.
Redazione Fleetime
Fonte press ANFIA
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