mercato auto italia

Le immatricolazioni calano del 5,1% rispetto al 2024, con un -21,3% rispetto al pre-pandemia. L’UNRAE rivede al ribasso le stime annuali in attesa degli incentivi.

Mercato Auto Italia – il mercato automobilistico italiano non riesce a invertire la rotta e, anche nel mese di luglio 2025, registra una performance deludente, confermando un trend di sofferenza che si protrae ormai da tempo. I dati parlano chiaro: le nuove immatricolazioni si sono fermate a quota 118.493 unità, segnando una flessione del 5,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A destare maggiore preoccupazione è il canale dei privati, tradizionalmente il più robusto, che ha subito un brusco calo del 13,5%. Questo dato evidenzia una crescente cautela delle famiglie italiane nell’affrontare l’acquisto di un nuovo veicolo, probabilmente influenzata da fattori come l’inflazione, l’incertezza economica e i prezzi ancora elevati delle vetture, specialmente quelle di nuova generazione.

Il bilancio dei primi sette mesi dell’anno non è più roseo. Il cumulato gennaio-luglio 2025 mostra una tendenza negativa del 3,8% rispetto al 2024. Ancora più preoccupante è il confronto con il periodo pre-pandemico del 2019, dal quale il mercato italiano dista un netto -21,3%. Un divario che sottolinea la difficoltà di tornare ai volumi precedenti la crisi sanitaria e le successive turbolenze economiche.

Mercato Auto Italia

Di fronte a questo scenario, l’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) ha rivisto al ribasso le proprie previsioni per l’intero 2025, stimando ora un totale di 1.515.000 nuove immatricolazioni. Un numero che, se confermato, si posizionerebbe ben al di sotto delle aspettative iniziali e delle medie storiche del mercato.

Un ulteriore punto critico evidenziato dai dati è il ritardo dell’Italia nell’Unione Europea per le immatricolazioni di auto elettriche. Nonostante gli sforzi e le prospettive di nuovi incentivi (attesi per settembre), la quota di veicoli a zero emissioni sul totale delle vendite rimane significativamente inferiore rispetto ad altri paesi europei, indicando sfide persistenti legate a costi, infrastrutture di ricarica e percezione da parte dei consumatori.

L’intero settore attende con trepidazione la ripartenza degli incentivi governativi, sperando che possano fungere da catalizzatore per sbloccare le vendite e dare nuova linfa a un mercato che, al momento, fatica a trovare la sua strada verso la ripresa.

 

Redazione Fleetime

 

Fonte UNRAE