Forte interesse da parte dei fleet manager italiani per tecnologia, servizi ed innovazione. Azioni prioritarie verso la sicurezza dei guidatori e la riduzione dei costi di flotta.

 

Le caratteristiche delle flotte aziendali, le differenti forme di alimentazione dei veicoli, la telematica, il ricorso all’outsourcing ed alla consulenza e, soprattutto, le sfide offerte dalla diffusione delle nuove tecnologie e da innovative soluzioni di mobilità (car sharing, car pooling, etc) sono al centro del Rapporto 2017 del “Barometro delle Flotte Aziendali”, la nuova ricerca redatta dal Corporate Vehicle Observatory di Arval Italia, l’osservatorio sulle tendenze della mobilità aziendale che, da oltre 12 anni, monitora ed anticipa i trend delle scelte di mobilità professionale a livello internazionale (www.cvo-italia.it).

In particolare, l’Edizione 2017 del “Barometro”, che ha coinvolto oltre 3500 fleet managers di 12 paesi europei tra cui l’Italia, ha analizzato la Situazione del Mercato delle Flotte, la crescente attenzione verso le energie alternative e le nuove tecnologie con attenzione alla sostenibilità, i nuovi modelli di mobilità aziendale e le soluzioni utilizzate dalle imprese più attente ed evolute.

In particolare, riguardo al nostro paese, è emerso che le flotte in Italia presentano dimensioni minori rispetto alla media UE: se in Europa solo il 54% delle imprese dispongono di flotte inferiori a 10 vetture, da noi i due terzi (67%) delle aziende schierano meno di 9 veicoli. Vi è comunque un forte ottimismo fra i fleet manager nazionali, con il 36% degli intervistati che prevede un ampliamento della propria flotta a breve. E le grandi aziende italiane si mostrano ancor più fiduciose per il futuro (31%) rispetto a quelle europee (15%).

Lo sviluppo potenziale di nuove energie alternative vede il Metano (17%) ed il GPL (19%) come le alimentazioni più apprezzate in Italia (dato superiore rispetto alla media europea), specie in virtù delle agevolazioni statali tuttora in essere in merito a tassa di possesso e libera circolazione in città. I fleet manager italiani hanno comunque espresso l’intenzione d’inserire presto in flotta veicoli con alimentazione ibrida, plug-in ed elettrica: in particolare, si prepara a farlo il 23% delle piccole e medie imprese italiane.

Le società di noleggio a lungo termine risultano i principali fornitori (53%) di servizi telematici, davanti ai singoli costruttori (37%). Vari e differenti strumenti telematici sono infatti adottati su larga scala dai fleet manager per aumentare la sicurezza dei propri driver, ottimizzare i percorsi quotidiani e ridurre i costi della flotta. Da segnalare il passo avanti in classifica dell’Italia: nel 2017 si è ormai allineata all’Europa nell’implementazione della presenza della telematica in flotta – quando in passato i dati nazionali risultavano nettamente inferiori alla media continentale.

 

 

 

Redazione Fleetime

Fonte CVO